Politica, manager di successo e filantropa, il ritorno in politica di una delle figure più influenti del centrodestra.
Il ritorno in politica
All’anagrafe Letizia Maria Brichetto Arnaboldi, vedova dell’imprenditore Gian Carlo Moratti, è stata nominata l’8 gennaio scorso assessore al Welfare e vicepresidente della Regione Lombardia.
Un ritorno a incarichi istituzionali a quasi un decennio dalla sconfitta alle elezioni comunali di Milano (2011), che determinano la sua sconfitta e la vittoria di Giuliano Pisapia.
Il presidente della Regione Attilio Fontana ha scelto come suo vice una delle figure più importanti del centrodestra e ha così sostituito il controverso Giulio Gallera, il cui mandato è stato oggetto di acerrime critiche esplose e protratte a causa dei ritardi vari nell’affrontare il dilagare del Covid19.
La professionalità ed esperienza decennale di Moratti sono chiamate in gioco in un momento delicatissimo e cruciale, al fine di risollevare il sistema sanitario e restituire autorità all’importante ruolo che le è stato assegnato.
La carriera
La sua carriera è densa e costellata da incarichi rilevanti.
Infatti Letizia Moratti è stata la prima donna al timone della RAI (1994-1996), poi ministro dell’istruzione nel secondo governo Berlusconi (2001-2006) durante il quale elaborò la nota riforma del sistema che porta il suo nome.
È stata anche la prima e, fino ad adesso, unica donna sindaco di Milano nel quinquennio del 2006-2011. Degno di nota in questo periodo è l’ottenimento di Expo per la città.
Dopo l’abbandono della politica e del PdL (Popolo della Libertà), è ritornata a fare la manager, tra gli ultimi ruoli in questa veste quello come presidente di Ubi Banca (2019-2020).
L’aristocratica filantropa
Moratti, nata e cresciuta a Milano, proviene da una famiglia aristocratica .
Il padre Paolo si guadagnò l’appellativo di “partigiano bianco” per le sue origini, una particolarità all’interno della Resistenza, conseguendo la medaglia di bronzo e d’argento al valor militare.
Il nuovo vice della Lombardia ha una formazione adeguata al suo rango: si istruì allo storico Collegio delle Fanciulle e frequentò le lezioni di danza classica al Carla Strauss. Opta poi per l’istruzione pubblica laureandosi in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Milano nel 1972.
Da assistente universitaria, passa poi a intraprendere una carriera d’eccezione, come si è già detto.
Di rilievo anche il suo impegno concreto nell’ambito umanitario. Ha sostenuto insieme al marito San Patrignano, la più grande comunità di recupero dei tossicodipendenti d’Europa. Il contributo è stato e continua ad essere determinante, dagli albori della nuova realtà sul finire degli anni Settanta fino ad adesso.
Dopo la morte del marito, sopraggiunta nel 2018, Moratti è anche presidente di E4Impact Foundation che supporta le persone africane a sostenere lo sviluppo dei propri Paesi.
Per il suo sostegno a queste ad altre attività filantropiche la lady di ferro italiana ha ricevuto il Montezemolo Lifetime Achievement Award nel 2018 a New York.