I medici in prima linea nella battaglia contro il Covid-19 credono che in Italia la curva epidemica sia sempre stata stazionaria.
Il calo dei contagi si presenta molto più lento, se confrontato alla prima ondata.
Si teme il peggio
Considerata l’attuale curva dell’epidemia, quello che diversi medici della medicina d’urgenza stanno paventando, è che poiché negli ospedali italiani il Covid non ha mai “allentato la presa”, potremmo, già dalle nelle prossime settimane vedere un peggioramento della situazione.
Secondo quanto si legge sull”AGI, Carlo Palermo, segretario dell’associazione medici ospedalieri Anaao, ha cosi commentato l’odierna situazione negli ospedali italiani:
“Se avremo una ripresa dei contagi nella prossima settimana andremo di nuovo alla saturazione del sistema ospedaliero”.
Secondo quanto ribadito da Palermo:
“Il calo dei contagi si presenta molto più lento se confrontato alla prima ondata”.
Senza considerare che nell’ultima settimana si è potuta vedere una ripresa di malati Covid, sia critici che ordinari.
Soglia critica
Quella attuale è da considerarsi una soglia critica, con il rischio di un’accelerazione dei contagi oggi, maggiore in rapporto a settembre.
Siamo in presenza di un’occupazione di posti letto di per sé già alta.
Di fatto sono state le misure precauzionali di distanziamento, che hanno tenuto il tasso di influenza basso.
Ha dichiarato all’AGI Salvatore Manca, presidente della società Italiana di medicina di emergenza-urgenza, che ad oggi nei pronto soccorso permane una situazione di ‘super-lavoro’.
Una condizione dettata anche dai casi di nuovi positivi presenti tra il personale medico sanitario.
Si pone molta speranza nell’incremento delle vaccinazioni, il cui effetto sarà però visibile concretamente tra almeno due mesi.
Sfortunatamente l’andamento pandemico non lascia molte speranze, in quanto il numero dei positivi è in aumento.
Per quanto si sia attuato un mini lockdown, in molti non hanno adottato le dovute precauzioni, come mostrano ogni giorno i fatti di cronaca.