Nell’anno appena concluso sono stati quasi 33mila gli amici a quattro zampe avvelenati dall’uomo.
La gran parte delle vittime sono perlopiù cani randagi, il 20% gli animali di proprietà.
L’allarme dell’Aidaa
Un report shock quello dell’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente- Italiambiente.
Nel nostro Paese, ogni 16 minuti viene avvelenato un cane, il che vuol dire una media di quasi quattro all’ora e quindi una 90ina al giorno.
Come riferisce anche La Repubblica, sono quasi 33.000 i cani avvelenati lo scorso anno e di questi circa il 5% è morto a seguito dell’ingestione del veleno.
Per la gran parte si tratta di animali randagi, mentre solo il 20% sono cani di proprietà. Proprio quest’ultimo dato porta ad una delle cause più frequenti di avvelenamento: le liti tra vicini.
I dati nelle varie regioni
Il maggior numero di avvelenamenti ai cani di proprietà lo scorso anno sono stati in Piemonte, Sicilia e Abruzzo. In questi casi gli avvelenamenti sono da ricondurre spesso a liti tra i vicini di casa, oltre 2.000 i cani di cacciatori che sono stati avvelenati.
La maglia nera per l’avvelenamento degli animali randagi spetta invece alla Sicilia, seguita da Sardegna, Calabria, Puglia, Lazio e Toscana.
La gran parte delle volte gli autori di questi avvelenamenti restano impuniti.
Lo scorso anno solo 32 di loro sono stati individuati. Per quanto riguarda i cani randagi avvelenati, non sono mai stati individuati i responsabili, nonostante il lavoro delle forze dell’ordine.