È ancora senza lavoro il rider napoletano che è stato picchiato e derubato del suo scooter. E dai social arriva l’indignazione: “Prende il reddito di cittadinanza”.
Gianni è il rider che è stato aggredito, qualche tempo fa, a Napoli. Picchiato e derubato del suo scooter, il 50enne non poteva fare più consegne a domicilio. Una vicenda che ha smosso le coscienze e che ha attivato subito il buon cuore della città partenopea.
Nonostante abbia ricevuto diverse proposte di lavoro, in primis da Bifulco, nome importante nel settore alimentare, il rider non ha accettato ancora alcuna proposta lavorativa.
In molti hanno criticato il suo atteggiamento, accusandolo di avere poca volontà di lavorare o di declinare ogni offerta, poiché “ha il reddito di cittadinanza“. Ma come stanno le cose?
Rider napoletano picchiato e derubato a Napoli non ha trovato ancora lavoro
Ha subito una rapina a Calata Capodichino, a Napoli e la sua storia ha cavalcato, in pochi giorni, i social: parliamo di Gianni, il rider napoletano che, per sbarcare il lunario, faceva consegne a domicilio.
Grande solidarietà da parte del popolo del web e da parte di diversi imprenditori, come Bifulco, che gli hanno offerto lavoro. Nonostante le molteplici offerte, Gianni è ancora disoccupato.
Le proposte sono state inviate dalla macelleria Bifulco di Ottaviano, da Sole 365, catena di supermercati, precisamente dal punto vendita di Caivano. Offerte che non sono state accettate, poiché non vengono incontro alle esigenze del rider napoletano.
Rider rifiuta proposte di lavoro: ecco perché
Gianni ha motivato la scelta di non accettare le proposte di lavoro derivate dai soggetti menzionati. Il rider, infatti, ha spiegato che non può muoversi all’interno della provincia di Napoli con il motorino.
Con lo scooter – secondo quanto da lui affermato – sarebbe difficile spostarsi agevolmente. Il popolo del web, però, non ha molto gradito le sue motivazioni.
Per questo motivo, sono piovute migliaia di critiche da tanti utenti che lo accusano di avere poca voglia di lavorare e che, se avesse avuto davvero urgenza di lavorare, avrebbe accettato le varie offerte. Altri utenti, invece, collegano i suoi rifiuti al fatto che – presumibilmente – prenda il reddito di cittadinanza e non voglia perderlo.