Da oggi, lunedì 11 gennaio, saranno distribuiti gratis in farmacia oltre 30mila saturimetri. Vediamo chi ne ha diritto.
La distribuzione dei saturimetri gratis è stata confermata dal componente del Cts Luca Richeldi, nonché presidente della Società italiana di pneumologia.
L’iniziativa in collaborazione con Federfarma
I saturimetri gratis potranno essere ritirati, a partire dalla giornata di oggi, 11 gennaio 2021, in oltre 1200 farmacie. A confermare l’iniziativa è stato Luca Richeldi, membro del Comitato Tecnico Scientifico ma anche presidente della Società Italiana di Pneumologia. Una distribuzione che avverrà in uno, due mesi.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con 1200 farmacie e prevederà la distribuzione di oltre 30 mila saturimetri. Ad averne diritto gratuitamente, saranno le famiglie in cui c’è almeno una persona affetta da patologie respiratorie.
Il saturimetro è un dispositivo che le persone devono imparare a conoscere, soprattutto in tempi di pandemia. Grazie a questo dispositivo medico, infatti, si può comprendere il livello di ossigenazione del sangue. Conoscere questo dato può aiutare ad evitare le complicanze da covid.
Mario Balzanelli, presidente del 118 ha commentato l’iniziativa:
“Non si può aspettare che un malato vada in crisi respiratoria, perché a quel punto è già caduto nell’abisso, i polmoni sono compromessi. Bisogna fornire il saturimetro a casa a chi è in quarantena, perché rileva in tempo la riduzione dei parametri di ossigenazione del sangue”.
Chi ne avrà diritto
Un dispositivo, dunque, che a detta degli esperti, dovrebbe essere in casa di tutti, al pari di un termometro. Un ridotto livello di ossigeno nel sangue potrebbe derivare proprio da patologie respiratorie.
Se il saturimetro mostra un valore inferiore a 92%, bisognerebbe avvisare immediatamente il medico. Il saturimetro, in realtà, serve a tutti, anche a chi non ha generalmente patologie.
Per il momento, i saturimetri gratis verranno distribuiti a chi soffre di asma e bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva). Si tratta, in Italia, di 1 milione circa di persone.