L’esecuzione della detenuta era stata sospesa per consentire di effettuare una perizia psichiatrica, chiesta dai suoi legali.
L’ultima donna, prima di Lisa Montgomery, ad essere condannata alla pena capitale era stata Bonnie Heady, uccisa nel ’53.
Le accuse per Lisa Montgomery
Lisa Montgomery è accusata di aver ucciso una ragazza all’ottavo mese di gravidanza, la 23enne Bobbie Jo Stinnett, dopo averle praticato un cesareo e rapito il neonato che portava in grembo.
La Montgomery aveva poi tentato di far passare il neonato sottratto alla vittima come il suo bambino.
È con queste accuse che la donna è stata poi condannata alla pena capitale.
L’esecuzione era stata fissata per il mese di dicembre, ma era stata poi rimandata, perché i suoi legali avevano contratto il covid.
Come riferisce anche Tgcom24, per gli avvocati della Montgomery i diversi abusi sessuali subiti durante la sua infanzia le avrebbero causato danni cerebrali e gravi malattie mentali.
Il rinvio poi la sentenza
“Tutti quelli che hanno partecipato all’esecuzione di Lisa Montgomery dovrebbero provare vergogna. Il governo non si è fermato davanti a nulla, zelante nel voler uccidere questa donna con problemi e delirante”,
ha detto uno dei suoi legali, Kelley Henry.
La sua esecuzione, prevista per lunedì mattina, era stata sospesa per consentire una perizia psichiatrica sulla donna, più volte chiesta dai suoi avvocati.
Una notizia che aveva acceso un barlume di speranza in quanti nel mondo si dicono contrari alla pena di morte.
Lisa Montgomery è stata uccisa con un’iniezione letale nel carcere di Terre Haute, in Indiana, dove era detenuta.
Montgomery si era recata a casa della 23enne, allevatrice di cani, con la scusa di dover acquistare un cucciolo. Prima l’aveva strangolata a morte, poi le aveva squarciato il ventre per estrarre il feto.
La bambina, nata da quel terribile omicidio, si chiama Victoria Jo Stinnett, che oggi ha 16 anni, vive con il papà.