Le associazioni vogliono l’apertura delle stazioni di Roma ai senzatetto per fornirgli un riparo dal freddo.
Molte associazioni di Roma starebbero spingendo per l’apertura delle stazioni della metropolitana ai senzatetto. La richiesta sarebbe nata dall’abbassamento della temperatura che ha colpito negli ultimi giorni la capitale.
Le associazioni farebbero leva sulla mozione di Stefano Fassina
Un freddo difficilmente sopportabile all’aperto per chi non ha un’abitazione. A Conca D’Oro l’associazione Nonna Roma, quindi, avrebbe manifestato per chiedere al Campidoglio di attenersi alla mozione del consigliere Stefano Fassina.
Quest’ultima, infatti, proponeva l’apertura delle stazioni della metro B. Nonostante questo però, ad oggi i cancelli delle metropolitane sarebbero ancora chiuse con nessuna novità all’orizzonte.
“Lo abbiamo chiesto con una petizione che ha raccolto centinaia di firme, l’adesione di associazioni, movimenti e forze politiche il piano messo in piedi dal Comune di Roma è insufficiente”.
Queste le dichiarazioni rilasciate dall’attivista Alberto Campailla. Quella delle stazioni però, sarà solo la prima richiesta che muoverà l’associazione. Infatti, il passo successivo sarebbe quello di domandare la disponibilità degli alberghi vuoti e sgombri a causa della pandemia.
Da mesi le associazioni forniscono pasti e coperte ai meno fortunati
Una richiesta di aiuto a favore dei senzatetto nata già da diverso tempo. Dall’inizio dell’inverno, infatti, le persone decedute a causa del troppo freddo sarebbero già nove. Il solo aiuto dato dalla realtà romane, le quali forniscono pasti e coperte, quindi non basterebbe più ecco perchè si sono rivolte alla sindaca Virginia Raggi.
“Da quando sono uscito dall’ospedale dormo fuori, da sei mesi fa molto freddo, ogni giorno che mi alzo ringrazio Dio che sono vivo”
Queste le parole di uno dei clochard romani che ci fa capire la gravità della situazione in cui versano i meno fortunati. Non ci resta, quindi, che sperare che la situazione si risolva al più presto possibile prima che a rimetterci ci siano altre vite.