Il quadro di Salvator Mundi era stato rubato a Napoli. Originariamente, si trovava nella Basilica di San Domenico Maggiore ed era della scuola di Leonardo da Vinci.
Il ritrovamento del quadro di Salvator Mundi è avvenuto in un appartamento privato di Napoli. Chi lo possedeva è accusato di ricettazione.
Il ritrovamento
Il quadro Salvator Mundi, risalente al XV, della scuola di Leonardo da Vinci, era stato trafugato dalla Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli. Oggi la polizia lo ha ritrovato nell’appartamento di un privato.
Il dipinto era nella camera da letto di un appartamento sito sulla Strada Provinciale delle Brecce a Napoli. Ora, il proprietario di quell’appartamento, un uomo 36 enne napoletano, con la fedina penale pulita, non era in casa. Gli agenti lo hanno trovato poco lontano dallo stabile e arrestato: è accusato di ricettazione.
Il ritrovamento è stato possibile grazie alla Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile. Ora il quadro è tornato, finalmente, nella cappella Muscettola da dove, tempo fa, era stato rubato.
Un dipinto del XV secolo
Nella tavola è rappresentato il Cristo Benedicente. L’opera è stata attribuita di recente alla scuola di Leonardo da Vinci. Fu venduto all’asta per la cifra di 450 milioni di dollari.
La piccola e preziosa opera proveniva dall’antica cappella della famiglia Muscettola, a Napoli nella basilica napoletana.
Giovan Antonio Muscettola fu il responsabile dell’acquisto della tela. Un’acquisto che avvenne nel corso di una missione diplomatica, forse a Milano. Muscettola ricopriva il ruolo di consigliere dell’Imperatore Carlo V.
Il Salvator Mundi napoletano, dunque, riproduce lo stile del Da Vinci poiché venne realizzato proprio dagli allievi del Maestro.