Tiziana Cantone: sulla pashmina della giovane trovate tracce di 2 Dna maschili

La pashmina è stata dissequestrata a novembre scorso su richiesta del difensore di Teresa Giglio, madre della vittima.

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Tiziana Cantone venne trovata senza vita di Mugnano il 13 settembre del 2016.

La morte di Tiziana Cantone e i dubbi della madre

Ha inizio tutto il 25 aprile del 2015, quando inizia a girare in rete un video in cui Tiziana Cantone, 31enne di Mugnano (Napoli), viene filmata mentre ha rapporti sessuali con alcuni uomini.

Tiziana si era fatta convincere a girare quel video, che era stato poi diffuso a sua insaputa, finendo anche su un sito porno, dal suo fidanzato di allora.

Il video in breve tempo diventa virale: arrivano i meme, i fotomontaggi e le parodie. Tiziana si chiude dentro casa per la vergogna.

Dopo qualche tempo, scappa in Emilia Romagna e poi in Toscana, da alcuni parenti della madre.

Quell’incubo però non la lascia mai, perché ovunque vada, c’è gente che la riconosce e si fa beffe di lei.

Quindi torna a Napoli, con la mamma e la zia. Il suo avvocato le fa ottenere la possibilità di eliminare le pagine in cui compariva il video, compresi post e commenti, ma solo dietro pagamento di una somma di oltre 18.000 euro di spese legali.

Tiziana chiede di cambiare cognome, ma non le viene concesso il diritto all’oblio.

La mattina del 13 settembre del 2016 Tiziana viene trovata senza vita nella sua abitazione.

Sua madre, Maria Teresa Giglio, ha sempre sostenuto la tesi che sua figlia non si sia uccisa e da quattro anni lotta per conoscere la verità.

Le ultime novità sul caso

È notizia di questa mattina che sulla pashmina che Tiziana indossava quando è stata trovata senza vita siano state rinvenute tracce di 2 Dna maschili.

Come riferisce anche La Repubblica, dopo il recupero di alcuni dati cancellati da cellulare e pc della vittima mentre erano sottoposti a sequestro, sono state trovate le tracce di Dna.

È stato il genetista nominato dallo staff di difesa della madre della 31enne di Mugnano a trovare le tracce, appartenenti a due uomini.

Al momento le indagini hanno portato all’apertura di un’inchiesta per frode processuale per la cancellazione di tutti i dati contenuti nei device di Tiziana.

La madre spera però che la Procura di Napoli Nord apra un’indagine anche per omicidio, ipotesi che non sembra del tutto lontana viste le ultime novità.

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