Aggiornamento sulla situazione della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese. I dati riportati sono quelli diffusi dal Ministero della Salute.
Il bollettino di oggi 19 gennaio 2021, con gli aggiornamenti sulla situazione del Covid-19 in Italia.
Il bollettino del 19 gennaio
L’evoluzione della pandemia in Italia è monitorata regolarmente dal Ministero della Salute sul portale ufficiale. Il report divulgato ogni giorno riporta i dati riferiti alla situazione nazionale.
Dai dati si evidenzia la curva dei contagi e dei morti e la condizione degli ospedali italiani, con riferimento al numero dei pazienti sintomatici ricoverati nelle terapie intensive.
Un ulteriore dato utile per il monitoraggio riguarda il numero di tamponi eseguiti nelle 24 ore.
Di seguito tutti i dati ufficiali:
- Nuovi Contagi: 10.497 contro i 8.824
- Morti: 603 contro 377 di ieri
- Pazienti ricoverati con sintomi: -11.535
- Pazienti in terapia intensiva: 2.487
- Guariti: 21.428 contro i 14.763
- Tamponi:250.070 invece dei 158.674
Come appare dai dati, la curva dei nuovi casi è in aumento rispetto a ieri, cosi come quella riferita ai pazienti guariti è in crescita rispetto alla giornata di ieri. Il dato dei tamponi è in aumento rispetto a ieri.
L’età media dei positivi si abbassa
Roberto Battiston fisico dell’Università di Trento, in un’intervista all’HuffPost ha sottolineato che al momento in Italia:
“Ci sono 500mila infetti attivi: con Rt sopra 1, i contagi rischiano di esplodere”.
E questo a prescindere dell’età media anagrafica, che in Italia torna ad abbassarsi.
Motivo per cui arriva dall’Istituto Superiore di Sanità, un invito a fare attenzione alla flessione della curva, che scende a 47 anni.
Qualcosa di simile è già accaduta in estate, quando prima che arrivasse la seconda ondata, l’età media era passata dai contagiati con oltre 60 anni del principio pandemia, ai circa 30 anni dei contagiati di agosto.
Poi la lenta risalita, tuttavia i dati attuali sembrano registrare un’inversione di tendenza, che alla fine potrebbe risultare solo una fluttuazione.
A prescindere dagli ultimi dati, i giovani fanno parte integrante del processo epidemico, anche se sono toccati in in modo inferiore dal virus.
Più spesso degli adulti asintomatici o paucisintomatici non sono sottoposti a tampone, un percorso che non agevola certo il relativo tracciamento.
Come si legge su HuffPost, secondo il fisico in altre parole ‘i più giovani possono contagiarsi senza neanche accorgersene, contribuendo alla diffusione del virus‘.