La crisi di Governo si è risolta con la fiducia per il premier al Senato con 156 favorevoli, 140 contrari e 16+ astenuti.
Crisi di governo finita? Il premier Conte ha lasciato l’Aula prima della proclamazione dei voti.
Un esito che si è fatto attendere
Dopo aver incassato il voto favorevole della Camera ieri, Conte si è confrontato oggi con il Senato, in merito alla crisi di Governo, per richiedere la fiducia.
Una interlocuzione, conclusasi con una votazione i cui risultati si sono fatti attendere. In particolare, hanno fatto discutere Ciampolillo e Nencini, rispettivamente di ex M5s (ora gruppo Misto) ed Italia viva. I due senatori, infatti, sono stati riammessi alla possibilità di voto.
Ciampolillo, assente alla prima e alla seconda chiamata, ha chiesto di poter esprimere il suo voto anche se le urne erano ormai chiuse. Ne è conseguita una gran ressa con proteste contro la Casellati. Erano le 22:14 e i due voti, alla fine, sono stati inseriti.
Il Governo Conte ha, dunque, ottenuto la fiducia a cui, il premier ha lavorato per l’intera giornata di ieri, alla Camera e oggi al Senato con 156 voti favorevoli, 140 contrari e 16 astenuti. Tra gli astenuti anche Matteo Renzi.
Le reazioni a caldo
Le critiche del centro destra sono già molto forti. Renzi, alla trasmissione Porta a Porta, ha affermato che il Governo comunque non ha la maggioranza poiché loro restano l’opposizione. Infatti, quella ottenuta è una maggioranza non assoluta. Per Renzi si tratta di una partita non ancora finita per il Governo ma per l’intero paese.
Per Salvini, invece, quello che ha avuto luogo questa sera è stato uno scempio. Il segretario leghista ha affermato che si rivolgeranno sicuramente al Colle.
Intanto, Forza Italia ha affermato che chiederà, sicuramente, un incontro con il Capo dello Stato, per fare il punto su ciò che sta accadendo.