Brasile, Ygona Moura e l’ultima serata danzante prima del coronavirus.
Se a molti, giovani e meno giovani, manca la libertà di socializzare e divertirsi senza il timore di incappare in un killer invisibile, Ygona Moura non ne soffriva la mancanza: le sue giornate continuavano a scorrere come se il virus fosse una fantasiosa invenzione.
La festa senza mascherina
La pandemia falcia vite, mette in ginocchio i sistemi sanitari di molti Paesi e l’economia.
Fino a poco tempo Ygona Moura, influencer brasiliana, non si faceva scalfire dal marasma che la lambiva senza toccarla.
Energica e sfrontata continuava a divertirsi alle feste, per molti divenute nostalgico ricordo.
L’ultima alla quale si è recata, l’ha trattenuta dalla sera sino alla mattina successiva, ancora piena di energia e voglia di festeggiare. Di quella festa aveva lasciato l’immancabile traccia sui social, aggiornando della baldanzosa nottata i suoi tantissimi follower.
Nelle pubblicazioni aveva deriso quanti, diligenti, indossavano la mascherina.
Il pentimento
Ma qualche giorno dopo sopraggiunge il mea culpa in seguito alle cattive condizioni di salute in cui versa a causa del beffeggiato virus, il Covid19.
Il ravvedimento è sentito e accorato. Sono seguite altri post in cui la giovane donna è legata ad un respiratore. Fa sapere di sentirsi molto male e chiede ai suoi seguaci di pregare per lei.
Intanto l’infausta degenza ha aumentato la popolarità su Instagram.
La situazione in Brasile
D’altronde il primo scettico sull’uso della mascherina in Brasile è il presidente Jair Bolsonaro. La sua indifferenza riguardo la questione pandemica ha già portato alle dimissioni due ministri della salute e a una situazione generale drammatica.
Di recente poi l’arrivo della variante brasiliana, che sembra la più pericolosa fino ad adesso conosciuta, continua a fare il suo corso, diffondersi senza regole precise che possano arginarla.
Il Paese ha il record di essere il secondo al mondo per incremento di casi giornalieri. Il vastissimo territorio brasiliano registra un incremento di 61 mila contagiati al giorno: la popolazione è sì numerosa, più di 210 milioni abitanti, ma l’incidenza del virus rimane alta.