Proprio come Tom Hanks nel film The Terminal vive in aeroporto. Il 36 enne si è rifugiato per tre mesi nel terminal di Chicago per paura del covid.
Era arrivato allo scalo tre mesi fa dalla California e da allora ha vissuto in aeroporto.
L’uomo è stato arrestato
Vive in aeroporto per tre mesi perché non vuole uscire per paura di contrarre il virus. E’ successo a Chicago dove un uomo di 36 anni si è nascosto nello scalo. Era arrivato da Los Angeles tre mesi fa.
Da allora, non voleva più mettere il naso fuori per paura del covid-19. Aditya Singh, questo il suo nome, ha potuto compiere la sua impresa grazie ad un badge smarrito da un dipendente. La segnalazione dello smarrimento era avvenuta il 26 ottobre.
Il 19 ottobre 2020, Singh era arrivato all’O’Hare International Airport. Da allora si era rifugiato in un’area riservata dello scalo. Proprio come nel film The Terminal, con protagonista Tom Hanks, l’uomo riusciva a procurarsi del cibo, nonostante l’attività dello scalo sia ridotta per la pandemia.
La segnalazione del sospetto è avvenuta il 16 gennaio da parte di due dipendenti della compagnia aerea statunitense United Airlines.
Chi è Aditya Singh
L’uomo indiano era arrivato in Usa, cinque anni fa, per poter studiare all’Università. Egli viveva con una famiglia a cui prestava aiuti a casa. Il suo visto era in scadenza e sarebbe dovuto tornare in India da sua mamma.
Proprio per tornare in India si era messo in viaggio il 19 ottobre. A Chicago avrebbe dovuto fare scalo per tornare nel suo paese d’origine.
L’arresto è scattato perché egli è stato in un’area riservata ai possessori di un biglietto per volare e del personale. Inoltre, è accusato anche del furto di circa 400 euro.
Il suo avvocato ha precisato che l’indiano non ha precedenti penali e potrà tornare libero con la cauzione di 1.000 dollari. Tornare all’aeroporto di O’Hare non gli sarà più possibile.