Una notizia che ha fatto in poche ore il giro del web: Gerry Scotti dovrà recarsi in un RSA a Sannazzaro. Spiegato il motivo.
Il conduttore si è sempre fatto amare per la sua incredibile sensibilità. Nelle ultime ore ha accettato di recarsi in una RSA.
La sua salute ha fatto preoccupare tutti i fan: non molto tempo fa, Gerry Scotti è stato colpito dal terribile Covid-19 ma per fortuna ne è uscito indenne. Eppure non tutti sanno che il conduttore presto si recherà in una RSA.
Gerry Scotti in una RSA: la promessa speciale
Il conduttore di Caduta Libera ha accettato di recarsi in una RSA: Gerry Scotti dopo la malattia è diventato ancora più sensibile e difficilmente dice di no ad una richiesta dolce come quella che ha ricevuto qualche giorno fa.
Luigina, 104 anni, ha combattuto la sua stessa malattia. La donna ha espresso un timido desiderio: quello di incontrare l’amato conduttore pavese.
Non ha fatto attendere ulteriormente la donna Scotti e ha fatto sapere alla tenera Luigina che presso si recherà nella sua RSA per farle visita. È una delle sue fan più longeve Luigina Pedamonti di Sannazzaro.
La signora, dopo la brutta esperienza ha raccontato:
«Gerry è il mio idolo; quando le vedo in televisione mi illumino. Quanto mi piacerebbe stringergli la mano».
Fabiano Giorgi ha comunicato allo showman il grande sogno dell’ultracentenaria che ora non vede l’ora di conoscere Scotti dal vivo.
Luigina realizzerà il suo sogno
Ancora non è stata rivelata la data in cui Luigina incontrerà il suo beniamino. Il giorno sarà definito dallo stesso presentatore che dovrà organizzarsi con i suoi numerosi impegni lavorativi e personali.
Gerry, infatti, è diventato nonno da poche settimane e sicuramente ha tante cose da fare per la sua nipotina che porta proprio il suo nome: Virginia.
La presidente della Rsa, Rita Moncalieri, alla notizia dell’arrivo nella sua struttura del noto conduttore ha esclamato:
«Una notizia che ci lusinga perché nonna Luigina è un’autentica fan di Scotti. Ne parla sempre e, limitatamente alle sue condizioni ed ai tempi della nostra struttura, assiste alle trasmissioni tv».
La signora, classe 1916, non ha avuto una vita semplice: ha visto due guerre ed è stata segnata dalle pandemie tra cui la spagnola e l’asiatica. Non si è fatta mancare però nemmeno il Covid e, dopo oltre un mese di sofferenza, è fortunatamente guarita.
Avendo condiviso la stessa patologia Gerry si è sentito in dovere di esaudire il suo desiderio.