I sostenitori dell’oppositore Alexey Navalny scendono a manifestare in tutta la Russia. Duri scontri tra i manifestanti e la polizia.
Molteplici arresti in Russia contro il Presidente Vladimir Vladimirovič.
Continuano le proteste
Più di 3400 persone sono state arrestate ieri in Russia, a causa della manifestazione contro la carcerazione dell’oppositore Alexey Navalny.
E’ stato arrestato al rientro dalla Germania in seguito ad un avvelenamento subito ad agosto.
La causa ufficiale dell’arresto è la mancata presentazione all’udienza, violando la libertà vigilata dopo una condanna del 2014. Le proteste si sono svolte in 100 città della Russia, dove hanno partecipato decine di migliaia di persone.
I primi raduni si sono sviluppati in Estremo Oriente e in Siberia. Il portale degli attivisti Ovd-Info su Twitter, riporta che nella capitale russa sono state arrestate 1360 persone e 523 a San Pietroburgo.
Secondo i sostenitori di Navalny avrebbero aderito alle proteste almeno 40 mila russi sostenendo che sia stata una “grande azione tutta russa” e promettono di continuare le manifestazioni.
Un segnale di pericolo però va al commissario per i diritti dei bambini che conferma la presenza di un minimo di 300 minorenni arrestati. E’ testimone anche un giornalista dell’ANSA che ha assistito al fermo di un adolescente di circa 12 anni.
Duri scontri contro gli agenti
Le autorità avevano avvisato che gli eventi pubblici non autorizzati sarebbero stati “immediatamente soppressi”.
Leonid Volkov, coordinatore della rete regionale del Fondo Anti-Corruzione di Navalny, ha dichiarato:
“Alexey deve essere immediatamente rilasciato dalle grinfie dei suoi assassini e le nostre richieste, assolutamente giuste, devono essere soddisfatte”.
In Piazza Pushkinskaya, nel centro di Mosca, la polizia sta fermando molteplici attivisti anche con metodi molto duri, da alcune fonti è emerso che le forze dell’ordine stiano usando i manganelli.
Addirittura sui social è diventato virale un video in cui una donna viene presa a calci durante la manifestazione a San Pietroburgo e secondo i media la 54enne ha subito un trauma cranico, al momento è ricoverata in coma.
I manifestanti gridano alla polizia “Fascisti, fascisti”, le macchine sulla centrale Tverskaya suonano il clacson sostenendo le proteste e gli agenti trattengono chiunque abbia in mano cartelli pro-opposizione come “Libertà per i prigionieri politici”.