Adescava ragazzine dai 6 ai 14 anni sui social: all’insegnante pedofilo sono stati vietati i social. Denunciato già nel 1997.
Si collegava ai social e sceglieva le sue vittime, in ragazzine di età compresa tra i 6 e i 14 anni.
Questo il modo di operare di un insegnante pedofilo – ed ex bagnino – mandava messaggi alle bambine, senza preoccuparsi di dove abitassero.
L’uomo – che insegna educazione fisica – è stato già denunciato nel 1997 per le stesse motivazioni.
Insegnante pedofilo adescava minori sui social
Connesso ai social, un uomo di 57 anni che, nella vita era un insegnante di educazione fisica ed ex bagnino, contattava minorenni ubicate in tutta Italia.
L’uomo si fingeva un adolescente su varie piattaforme social, come TikTok, Instagram, Facebook.
Per questi motivi, il soggetto è finito più volte in prigione e una delle sue prime denunce risale al 1997.
In quell’anno abusò – in un hotel ligure – di una bambina straniera, approfittando di un momento di distrazione dei genitori di quest’ultima.
All’uomo è stato impartito il divieto di usare i social network.
In totale, l’insegnante pedofilo – secondo quanto riferiscono gli inquirenti – avrebbe contattato circa 41 ragazzine.
Quest’ultime erano residenti a Pistoia, Milano, Viareggio, Gorizia, Firenze, La Spezia e Carrara.
I reati contestati all’insegnante
La decisione di vietare i social al pedofilo è stata emanata dal Tribunale di Milano.
Diversi i reati contestati al 57enne: adescamento e violenza sessuale a danno di ragazzine tra i 6 e i 14 anni, nonché detenzione di materiale pedopornografico.
L’insegnante ha scontato otto anni di carcere ed è uscito di prigione nel 2005.
Spesso – con la scusa di spiegare esercizi ginnici – palpava le sue alunne.
Oltre al divieto di collegarsi alle piattaforme social, l’ormai ex insegnante deve tenersi lontano – almeno 500 metri – dai luoghi in cui si incontrano i minori.
Tra questi, scuole, palestre, parchi giochi, impianti sportivi e altri luoghi di raduno di soggetti minorenni.