A Paduli l’omelia del sacerdote negazionista diventa virale.
Dal pulpito al web, la sbalorditiva opinione di Don Francesco, che non è solo nella sua battaglia.
Il precedente
Le parole pronunciate la settimana scorsa dal rabbino ortodosso Daniel Asor e ieri da un parroco nostrano, Don Francesco non sono rimaste inascoltate, anzi tutt’altro, hanno fatto il giro del web.
Entrambi sono diventati famosi per i loro discorsi.
Il sermone del primo, che vanta da tempo un bel seguito sui social, è ormai rimbalzato, tra sconcerto e ilarità, su giornali e notiziari di tutto il mondo. Il rabbino di Israele ha informato i fedeli sulle temibili conseguenze del vaccino, che potrebbe portare a “tendenze opposte”, ossia a diventare gay.
L’omelia sui generis
Ieri è arrivata la volta del funzionario di Dio italiano. Durante la celebrazione domenicale nella chiesa di San Bartolomeo Apostolo a Paduli, nel Beneventano, arriva il momento dell’omelia. Don Francesco inizia a parlare del vaccino e lo definisce una “porcheria fatta con gli aborti” che non avrebbe effetto.
A corroborare la traballante tesi, secondo il parroco, la morte di un uomo in seguito all’assunzione di una dose del vaccino. Probabilmente un riferimento alla morte del medico di Padova.
Il caso cui allude andrebbe a surclassare tutti i dati scientifici e le voci degli esperti sulla delicata tematica lungamente dibattuta e ancora in corso.
Ma quel discorso non è rimasto costipato tra le mura della chiesa del paesello. C’era chi l’omelia del sacro funzionario l’ha filmata e l’ha resa pubblica.
Allora Don Francesco dal pulpito passa a Facebook e si difende.
Afferma che il significato potrebbe essere travisato perché il filmato è solo un estratto della sua disanima. Poi precisa di non essere contro l’efficacia del vaccino e di aver voluto mette in guardia circa le controindicazioni del siero contro il coronavirus.