Giuseppe Conte salirà al Colle e darà inizio ad una nuova crisi di governo.
Le consultazioni cominceranno mercoledì pomeriggio.
Cosa sta succedendo?
Il premier Giuseppe Conte si è dimesso, salirà al Colle alle ore 12:00.
Quando il presidente della Repubblica riceve le dimissioni, dà il via alle consultazioni parlamentari, che si svolgeranno non prima di mercoledì pomeriggio a causa di motivi tecnici dovuti alla sanificazione per l’emergenza covid.
In seguito a tutto ciò Sergio Mattarella ha la possibilità di decidere se conferire un mandato esplorativo a una personalità istituzionale (Conte accetterebbe con riserva).
Il Colle avvierà le proprie consultazioni che servono per decidere la nomina di un nuovo presidente del Consiglio o sul conferimento di un altro mandato esplorativo.
Questa crisi di governo ha una natura extraparlamentare, ovvero una crisi provocata da contrasti fra i partiti della coalizione di governo che non è stata decretata da un voto di sfiducia.
Come la procedura vuole il via della crisi sarà sancito da un comunicato che sarà letto dal portavoce di Sergio Mattarella nel salone delle Vetrate.
Conte rimane in carica per gli affari correnti
Il premier annuncia le sue intenzioni al capo dello Stato e in questo modo avvia un processo per trovare una soluzione della crisi.
Mattarella non firma il decreto di accettazione delle dimissioni e quindi il governo rimane in carica per gli affari correnti.
Il calendario del presidente
Ora Sergio Mattarella compilerà un calendario per gli incontri e darà il via alle consultazioni fra i gruppi parlamentari.
In questo modo renderà più rapido la procedura della crisi.
I leader di partito che non sono parlamentari potranno salire al Quirinale per farsi ascoltare dal Capo di Stato e con una tempistica veloce deciderà a chi affidare il compito di formare un nuovo governo.
L’esploratore
Se non ci fosse un accordo tra i partiti e non arrivassero indicazione ben precise, Mattarella tenterà di trovare una soluzione grazie all’esploratore.
E’ una figura di alto profilo istituzionale che cerca di far ordine e di rimediare ai danni provocati dagli scontri.
I precedenti incarichi esplorativi, sono stati consegnati nel 2018 a Maria Elisabetta Casellati, poi al presidente della Camera Roberto Fico che purtroppo fallì e passò l’incarico a Carlo Cottarelli, e lì la Lega e il Movimento Cinque Stelle diedero vita al governo gialloverde.