L’abbraccio di Palermo alla piccola Antonella: la disperazione dei genitori nel giorno dell’addio

Una città in lutto quella che oggi ha salutato per l’ultima volta la bambina morta a 10 anni.

funerali Antonella Sicomero

Mentre proseguono le indagini sulla vicenda, Palermo ha detto addio alla piccola Antonella Sicomero.

La tragica morte di Antonella

Una bimba di appena 10 anni, andata via in un modo tanto assurdo quanto impossibile da comprendere, soprattutto per chi ha vissuto accanto a quella bimba per tanto tempo.

La piccola Antonella se n’è andata così, una sera di gennaio, dopo aver trascorso una giornata con la sua famiglia.

Sono trascorsi 5 giorni da quando Antonella ha chiesto al suo papà una cintura.

Poi si è chiusa in bagno, si è stretta quella cintura intorno al collo ed ha provato a resistere, fino a quando il suo corpo non le ha detto basta.

Quando la sorellina poco più piccola di lei è entrata in bagno, per Antonella non c’era ormai più nulla da fare.

La bambina è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Di Cristina di Palermo, ma qualche ora dopo il suo cuore ha smesso di battere.

I suoi genitori, in un estremo atto di solidarietà, hanno deciso di donare i suoi organi, che hanno salvato la vita ad altri 3 bambini.

“Antonella avrebbe voluto così, lei era generosa”

ha spiegato il suo papà, raccontando della sua bambina che ormai non c’è più.

Per il suo decimo compleanno i genitori avevano deciso di regalarle un cellulare, perché lei voleva diventare la regina dei social.

Proprio per vincere quella sfida su Tiktok, il social che tanto amano gli adolescenti, la piccola Antonella ha perso la vita.

L’ultimo saluto alla bambina

La città di Palermo si è stretta attorno alla famiglia della bambina e questo pomeriggio le ha detto addio per l’ultima volta.

Come riferisce anche Tgcom24, i funerali di Antonella si sono svolti nella chiesa di piazza Magione, a Palermo.

Centinaia di persone si sono ritrovate per salutare la bambina. Il corteo è partito dalla casa luogo della tragedia, nel quartiere Kalsa, cuore della città siciliana.

A celebrare la Messa è arrivato l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.

“Viene la morte, ma l’amore non finisce. Viene la morte, ma la vita non è sconfitta per sempre. La scuola sia lo spazio vitale di giovani e di adulti capaci di accompagnare i ragazzi nel mondo”

ha detto il religioso durante l’omelia.

La bara bianca è stata portata in spalla dai familiari più stretti della bambina. Botti e palloncini bianchi hanno accompagnato il suo ultimo viaggio.

“La potenzialità enorme di un social ha fatto scoppiare una tragedia che invita tutti alla riflessione sull’uso di questo strumento”

ha detto il sindaco di Palermo.

Dietro la bara bianca, con gli occhi gonfi di lacrime e dolore, la mamma, il papà e la sorellina più piccola di Antonella, che quella sera ha lanciato l’allarme.

A che punto sono le indagini sulla sua morte?

Intanto, mentre la sua città saluta la piccola Antonella, procedono le indagini per accertare se quanto successo alla bambina sia da addurre alla responsabilità di terze persone.

Ne è convinto il papà di Antonella, Angelo, operaio che lavora alla giornata, e che sin dall’inizio si è detto convinto che sua figlia sia stata contattata da qualcuno che le ha chiesto di partecipare alla sfida social.

“HO IL TIMORE CHE QUALCUNO L’ABBIA CONTATTATA IN PRIVATO E CONVINTA A FARE QUELLA SFIDA. MA PENSO ANCHE CHE FORSE IN QUEI CINQUE MINUTI MIA FIGLIA NON È STATA PIÙ LEI”

ha detto l’uomo, che tra qualche giorno diventerà papà per la terza volta di un’altra femminuccia.

Il cellulare di Antonella è ora nelle mani della Procura. I tecnici stanno cercando di decrittare lo smartphone, che è ancora bloccato con una password che nessuno, neppure i familiari, sembrano conoscere.

Sarà nel cellulare la chiave per capire cosa sia realmente accaduto alla bambina nel frangente in cui si è chiusa in bagno e si è stretta la cintura intorno al collo.

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