L’operazione dei carabinieri di Caponago è scattata dopo una segnalazione effettuata dal conducente del camion utilizzato per nascondersi.
I sei migranti, tra cui 4 minori, sono stati soccorsi dai carabinieri. In corso le indagini per capire la dinamica della vicenda.
Scoperto un carico di migranti in un camion a Monza
La vicenda arriva dalla provincia di Monza, per la precisione dal piccolo centro di Caponago. L’accaduto risale allo scorso giovedì ma la notizia è stata diffusa soltanto ora.
Almeno sei migranti, tutti di origine afghana, sono stati scoperti a nascondersi clandestinamente in un camion di pneumatici.
A dare l’allarme, come riporta Fanpage, sarebbe stato proprio lo stesso autista del mezzo di trasporto.
Il camionista, di origine macedone, ha raccontato di aver sentito alcune voci che provenivano dall’interno del suo camion, mentre si accingeva a scaricare la merce trasportata- degli penumatici.
L’uomo ha dato immediatamente l’allarme e sul posto sono giunti carabinieri e sanitari del 118. La scoperta è stata scioccante: ben sei giovani tra cui anche 4 minori erano nascosti tra gli pneumatici.
Il viaggio dalla Serbia per sei afghani e 4 minori
Tutti i migranti sono risultati essere di origine afghana ed è chiaro che si erano nascosti nel camion di penumatici con la speranza di lasciare il loro Paese indisturbati.
Un viaggio della speranza come accade a molti migranti, che però rischiano di subire conseguenze gravi dalle condizioni precarie in cui viaggiano, non ultima la morte.
Come emerso dalle prime indagini, ancora in corso per capire quanto accaduto, pare che i migranti fossero in viaggio da ben otto mesi.
Il viaggio era iniziato infatti dall’Afghanistan, proseguito attraverso la Serbia compreso anche un campo per profughi a Bogovadja. La destinazione era chiaramente l’Europa e proprio in Brianza erano infine giunti, nascosti nel camion.
Grazie al pronto intervento di forze dell’ordine e dei sanitari del 118 tutti e sei sono stati tratti in salvo e ci si è assicurato che fossero in salute. In seguito gli unici due giovani maggiorenni sono stati affidati allo Sprar, il “Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati”.
Per gli altri, i quattro minorenni, è intervenuto immediatamente il Tribunale dei Minori di Milano. Si è così disposto che i minori fossero condotti in residenze di accoglienza. Resta ora da capire chi abbia organizzato il viaggio per i giovani migranti.