Una battaglia così travagliata che sembra infinita.
Momenti difficili per la cantante.
La gravissima malattia
La cantante Ornella Vanoni ha partecipato a moltissimi talk show e interviste in cui senza timore ha raccontato di come ha affrontato la sua malattia e di come è riuscita a uscirne da quel periodo buio.
Purtroppo è stato un momento difficile dato che è stata reclusa a casa senza mai uscire a causa della depressione.
Non voleva più vedere nessuno per un lungo periodo.
Nella sua anima sono presenti tante cicatrici, ma ora per fortuna la cantante sta meglio ed è pronta a riavere la sua stabilità.
L’importante testimonianza di Ornella
Ornella ci ha fatto molto partecipe del suo racconto infatti ha spiegato:
“Tre depressioni sono state pesanti. Soffrivo d’ansia che mi impediva di dormire. Dopo due mesi di insonnia la depressione ti colpisce per forza”.
Secondo quanto è emerso dai suoi racconti si è capito che è riuscita a riprendersi la prima volta senza cure, ma purtroppo la seconda volta è stata quella più impegnativa perché è stato necessario l’aiuto di un esperto. La cantante ha rivelato:
“Mi sono curata molto bene con uno psichiatra bravissimo. Dopo mesi, quando stavo meglio, andai da lui dicendogli che volevo chiuderla con gli psicofarmaci ma lui mi disse: ‘Non ci pensi neanche, lei è un soggetto borderline‘”.
Questi tragici momenti però sono stati superati grazie ad un percorso seguito da dei professionisti con delle cure che l’hanno fatta rinascere e credere ancora che la vita è bella.
Piano piano ha trovato il suo equilibrio e la sua stabilità psicologica.
Ma per lei la battaglia non è ancora finita perché assume ancora antidepressivi, infatti ha spiegato:
“L’unica cosa che può salvarti quando si ha questo problema sono gli antidepressivi che prendo ancora. La persona depressa è vuota, non riceve o manifesta sentimenti. Si crea una barriera. E’ una brutta malattia a cui bisogna stare molto attenti“.
Ornella ci ha dato una lezione di vita con la sua testimonianza e ci ha ricordato di non sottovalutare mai la malattia.