Coronavirus: secondo le parole del prof. Crisanti, in estate i cittadini non avranno l’opportunità di trascorrere le vacanze al mare. Ecco perché.
Brutte notizie per i vacanzieri d’Italia. Secondo le ultime parole del prof. Crisanti, in estate non sarà possibile andare al mare a causa del Coronavirus.
Il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia, infatti, dà poche speranze di vivere una stagione estiva all’insegna della tintarella.
Questo perché l’Italia sarà divisa in zone e colori fino ad ottobre 2021, pertanto, non si prospetta una situazione rosea per il periodo estivo.
Coronavirus, niente vacanze al mare: le parole del prof. Crisanti
In una recente intervista telefonica, il prof. Crisanti ha riferito che è meglio – fin da ora – abbandonare l’idea di andare al mare in estate, vista la diffusione attuale del Coronavirus.
Ecco le sue parole:
“la suddivisione in zone durerà fino ad ottobre e ci abitueremo a vedere circa 300 morti al giorno, numeri un po’ più bassi che vedremo tra un paio di settimane. Andremo avanti con le zone fino a che non ci sarà l’impatto del vaccino, quindi verso settembre, ottobre”.
Dopo mesi di quarantena e relative chiusure per zone, gli italiani, dunque, devono rinunciare anche ai bagni a luglio e ad agosto?
Secondo il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova pare proprio che questo sia lo scenario che si verrà a delineare nei prossimi mesi.
Maggiore attenzione in estate: ecco perché
Coloro che sognano il mare e le spiagge dorate del nostro paese, dunque, dovranno rinunciare a questa prospettiva secondo Crisanti.
Il direttore, infatti, sottolinea che è di vitale importanza porre maggiore attenzione in estate, al fine di evitare un’ulteriore diffusione del COVID-19.
“D’estate dovremo essere più cauti rispetto allo scorso anno, speriamo di poter andare in spiaggia”.
Crisanti, inoltre, si augura che riapriranno, quanto prima, anche cinema e teatri, attività fortemente colpite dalla pandemia mondiale.