Mario Draghi – convocato da Sergio Mattarella – ha accettato l’incarico per realizzare il nuovo governo. Il M5S non approva la candidatura dell’ex presidente della BCE.
Sergio Mattarella ha convocato Mario Draghi il quale ha accettato l’incarico con riserva per la formazione del nuovo governo.
“Vincere la pandemia e rilanciare il Paese. Sono fiducioso che dal confronto con partiti e forze sociali emergano unità e risposte responsabili e positive”.
Queste le parole dell’ex presidente della BCE. Il Movimento 5 Stelle, però, non appoggia la sua candidatura.
Mario Draghi accetta l’incarico di formare il nuovo governo
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato Mario Draghi.
L’ex presidente della BCE ha accettato la convocazione, nonché l’incarico di formare un nuovo governo con riserva, dopo le dimissioni di Giuseppe Conte.
La riserva sarà sciolta al termine delle consultazioni con le varie forze politiche. “Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e le parti sociali emerga l’unità”, ha sottolineato Draghi.
Mattarella aveva precedentemente comunicato di voler affidare la formazione dell’incarico a Mario Draghi, al fine di affrontare le problematiche che deve affrontare il paese.
In un momento, delineato dalla pandemia di Coronavirus, ci sono delle “emergenze non rinviabili”, che richiedono, pertanto, un’azione immediata.
Il M5S non appoggia l’ex presidente della BCE
Dopo il fallimento del mandato esplorativo del Presidente delle Camere, Roberto Fico, dal Movimento 5 Stelle già si viene a sapere che non appoggerà un esecutivo con Draghi.
Pertanto, a questo punto, bisogna tenere in considerazione anche le altre forze politiche in campo e capire se queste ultime appoggeranno un governo con a capo l’ex presidente della BCE.
Cenni di collaborazione arrivano già dal Partito Democratico e da Forza Italia. Matteo Salvini della Lega, invece, temporeggia ancora, anche se afferma che non ci sono “pregiudizi” nei confronti di Draghi.