Pechino monitora le parole e gli spostamenti della popolazione più numerosa al mondo. Adesso il Paese vuole controllare anche gli atteggiamenti degli abitanti maschi, troppo effeminati. Il segreto è estirparli sul nascere, in tenera età.
Gli uomini di tutto il globo si sono sempre dovuti confrontare col mito della mascolinità, che spesso diventa un imperativo. Adesso in Cina sembra essere un prerequisito immancabile. Così, da straordinaria pianificatrice quale è, introduce dei programmi nelle scuole per forgiare gli uomini di domani.
A lezioni di virilità
La timidezza non è da uomini, per non parlare di lacrime o gesti sinuosi. La Cina non è affatto soddisfatta della metà maschile che la abita, perché non rientra nei modelli di mascolinità che insegue.
Le cause sarebbero chiare agli esperti che hanno evidenziato il problema: riferimenti cinematografici e televisivi di uomini che sgusciano verso la femminilità e vi indugiano, oltre ad un corpo docente dove abbondano le donne.
Il ministero dell’istruzione, angosciato dalla faccenda, ha deciso di introdurre più insegnanti di polso e soprattutto più ore di attività fisica, con particolare riguardo per gli sport di contatto.
La reazione dei Cinesi
L’educazione alla mascolinità è stata diffusa su Weibo, il social mandarino.
Così è iniziata una pioggia di critiche, presto evolutasi in tempesta, dentro e fuori la piattaforma interattiva.
Per molti le decisioni ministeriali sono colpevoli di propagare gli stereotipi di genere, con la conseguente intensificazione dei problemi sociali noti e diffusi su scala globale: violenze perpetuate dagli uomini sulle donne, disparità di presenza e di trattamento nei luoghi lavorativi e della politica.
Infatti c’è anche chi fa notare che la nazione è governata da una schiacciante presenza di uomini, tra cui i professionisti che hanno ideato l’iniziativa.
La mente è infatti quella di un “vero uomo”, ossia il consigliere di stato Si Zefu, che ha dedicato ai bambini un’attenta disanima, definendoli, tra le altre cose:
Delicati, codardi e effeminati.
Pare una questione gravosa quella di porre invalicabili barricate tra femminilità e mascolinità, la prima di appannaggio esclusivo delle femmine, la seconda dei maschi.