Le automobili cambiano, ma il guidatore è sempre lo stesso e i carabinieri lo conoscevano bene.
Francesco Calamia è maldestro alla guida. Dal 4 gennaio scorso ha collezionato tanti incidenti, senza mai fermarsi a prestare soccorso e occuparsi delle relative pratiche per il risarcimento di danni a persone e mezzi.
Un uomo rinomato alla giustizia
L’uomo, un 36enne di Castelvetrano, non avrebbe potuto stare al volante.
In primo luogo perché, durante le molteplici infrazioni commesse sulle quattro ruote, era già agli arresti domiciliari. Resistenza a pubblico ufficiale è il motivo della pena inflittaa e comminata dal Gip di Marsala.
In secondo luogo il signor Calamia non aveva più la patente di guida, dopo il ritiro nello scorso anno, quando fu sorpreso a circolare su un’auto contenente 40 grammi di cocaina.
Ma oggi i Carabinieri di Castelvetrano hanno messo fine ai suoi scorrazzamenti sulle quattro ruote. Il carcere domiciliare è stato ribadito, ma questa volta l’impacciato e pericoloso guidatore è controllato a distanza dalle forze dell’ordine.
Ha infatti un bracciale elettronico che lo geolocalizza.
Fughe rocambolesche
Adesso si spera che la circolazione sia un po’ più tranquilla. Nelle ultime settimane non è stato così: l’uomo era stato l’artefice di rischiosi eventi.
Forse il più eclatante si è verificato il 12 gennaio. Era su una Nissan Patrol quando in velocità urtò un veicolo in sosta e subito dopo evase un posto di blocco dei carabinieri.
Si dileguò passando per il centro di Campobello di Manzara e continuò a far danni: tamponamenti uno dietro l’altro e danneggiamenti alle macchine parcheggiate, infine lo spettacolare ribaltamento del fuoristrada sul quale era a bordo.
Il 19, nella frazione di Tre Fontane, fu la volta di un’intera famiglia su una Fiat Punto, investita, ma fortunatamente incolume, dall’impacciato pirata. Stavolta guidava una VW Golf che, non più funzionante, abbandonò a gambe levate.