Adro, un piccolo centro in provincia di Brescia, ha raggiunto gli onori della cronaca per un’impresa dai buoni propositi e che comporta una certa resistenza fisica, oltre che morale: la scalata in bicicletta del valico del Tonale.
L’eroe di cotanta prodezza è un vigoroso 81enne. Pedala affinché Adro conferisca la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
Dissenso su due ruote
La bicicletta è vintage ma perfettamente funzionante, come il suo proprietario. L’una è una Legnano del 1956, l’altro è l’ex sindaco del paese, Paolino Parzani, classe 1939.
Armati di catene da neve e tanta volontà, il destriero (delle storiche imprese condotte da Alfredo Binda, Gino Bartali e Fausto Coppi) e il suo fantino sono partiti da Temù, in Val Canonica, alla scalata della vetta alpina.
L’uomo, tre volte primo cittadino di Adro, dissente per il diniego di concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Infatti la proposta avanzata dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) è stata rifiutata dalla maggioranza capeggiata dal sindaco Paolo Rosa.
La lettera al nuovo sindaco
Conclusa la pedalata in salita, il vecchio sindaco ha inviato una lettera al nuovo: invita a prendere nuovamente in considerazione la senatrice come illustre concittadina. Molti Adrensi sono stati deportanti nei campi di concentramento e quella indicibile esperienza li accumuna tutti, sopravvissuti e non, a Segre.
Rosa ha risposto e spiegato che il diniego non è mancanza di ammirazione, bensì la convinzione che una simile onorificenza possa essere concessa qualora la città abbia avuto un’interazione, in qualche modo, con le vicissitudini del destinatario della cittadinanza.
Ne è scaturito un dibattito in cui l’irriducibile ciclista ottiene consensi e ammirazione.
Parzani non ha colto, per ora, l’obiettivo appassionatamente perseguito.
Certo è che la sua protesta rimarrà scritta nelle magnificenti alture alpine. L’opposizione di un uomo che ripudia aggressività e toni forti per incedere nella sua battaglia tra stravaganza e grazia.