Il proprietario del Novara Calcio, Maurizio Cianci, non ha saputo spiegare la provenienza di 200.000 euro trovati all’interno di una busta nel suo suv.
I tifosi del Novara si sono lanciati in una vera e propria rivolta dopo la notizia della denuncia ricevuta dal loro presidente. Maurizio Cianci, infatti, sarebbe stato “vittima” di un controllo da parte della guardia di Finanza in Calabria.
In seguito allo scandalo Cianci ha lasciato la guida della società
All’interno del suv del patron della società sportiva, inoltre, sono stati ritrovati 200.000 euro in contanti nascosti in una busta. Non solo, l’uomo non sarebbe neanche stato in grado di giustificare la provenienza di quei soldi.
Successivamente allo scandalo, Cianci ha preferito dimettersi dal Novara. La squadra, invece, a sua volta, tramite un comunicato stampa ha preferito prendere le distanze dal presidente dimissionario.
I tifosi starebbero programmando una protesta
La reazione dei tifosi, ovviamente, non è stata delle più pacate. La squadra, infatti si troverebbe nelle zone basse di classifica e questa scusa di ricettazione a carico del presidente per molti appassionati è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
“Non è più questione di campo, di incompetenza e disorganizzazione o di rispetto. Qui parliamo di legalità, dignità, onorabilità, di 113 anni di storia gloriosa. C’è anche chi sta organizzando una manifestazione di protesta: l’appuntamento è fissato per domenica alle 12 nel parcheggio dello stadio “Piola”, al grido di “Novara non merita questo scempio”.
Queste le parole di alcune pagine Facebook dedicate alla squadra e gestite dai suoi tifosi. D’altro canto le dimissioni di Cianci hanno accelerato il processo di cessione delle quote della società. A quanto pare il Novara, infatti, potrebbe essere acquistato da un gruppo immobiliare milanese.
Infine, anche il sindaco della città, Alessandro Canelli, ha commentato la vicenda definendola una delle pagine più tristi della storia centenaria del Novara Calcio.