Dispersi tre alpinisti sul K2: avevano tentato l’attacco alla vetta

Da giorni non fanno avere loro notizie i tre alpinisti dispersi sul K2. Ieri la morte di un alpinista bulgaro.

dispersi K2

I tre alpinisti dispersi sul K2, al momento, non danno notizie da trenta ore e i loro dispositivi GPS sono spenti.

Tentavano di attaccare la vetta

I tre alpinisti dispersi sul K2 rispondo ai nomi di: John Snorri, islandese; Ali Sadpara, pakistano e Juan Pablo Mohr, cileno. I tre stavano cercando di ascendere la vetta.

I tre sono stati avvistati per l’ultima volta al Collo di Bottiglia, localizzato a circa 7900 metri. Era il 5 febbraio alle 10 del mattino.

A riferire il dramma è stato Chang Dawa Sherpa attraverso i social, al momento localizzato al campo base. I tre non danno loro notizie da oltre 30 ore. Inoltre, i loro localizzatori GPS non danno segni di vita. Per le prossime ore è attesa una battuta in elicottero. A bordo l’esercito pachistano.

Anche un’altra alpinista era impegnata nell’attacco alla vetta. Si tratta di Tamara Lunger, italiana che, però, ha deciso di scendere fino al campo base avanzato. Tra gli altri alpinisti c’era anche Atanas Skatov, bulgaro, che ha perso la vita nella discesa.

La montagna più alta della terra

Sajid Ali, appena scesa la notte, aveva comunicato ieri di non vedere più i tre alpinisti. Sui canalli ufficiali di Muhammad Ali sono apparse queste parole:

“Continuiamo ad aspettare che Ali, John Snorri e JP Mohr si mettano in contatto. Mentre misure precauzionali vengono attivate in caso sia necessaria un’operazione di recupero. Le ultime comunicazioni con loro attraverso Sajid e il campo base sono state alle ore 1 e 4. Preghiere.”

Intanto, le previsioni metereologiche preannunciano venti forti. Ciò potrebbe compromettere le ricerche in elicottero.

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