Oggi 7 febbraio ricorre la Giornata Nazionale contro il bullismo

L’iniziativa italiana è nata nel 2017 in collegamento con il Safer Internet Day internazionale e si presenta all’inizio di questo mese.

La giornata viene celebrata in più di 140 paesi del mondo.

Bullismo e cyberbullismo

Una ricorrenza che cade sempre nel mese di febbraio, quella contro il bullismo ma anche contro il cyberbullismo, che ha la caratteristica però di avere una data sempre variabile. 

Il bullismo è un fenomeno piuttosto diffuso, e da quanto è emerso dai report Istat avviene in maggioranza nel mondo della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Come si legge anche sull‘Ansa.it, stando alle stime del 2014 sono circa il 19,8% dei giovani tra gli 11 e i 17 anni, sia ragazzi che ragazze, che subisce atti di bullismo.

Il bullismo si presenta in particolar modo nei periodi di cambiamento, come quando ci si sposta da una scuola all’altra, nei momenti di fragilità o nelle fasi della vita di cambiamento, come l’adolescenza.

Il diffondersi della tecnologia e dei social network tra i ragazzi ha anche contribuito ad alimentare il fenomeno del cyberbullismo che, a differenza del bullismo, non è limitato alle cerchie sociali e può anche irrompere nella dimensione privata e familiare.

Parlare e rendere gli studenti fin da piccoli consapevoli

E’ importante parlare di bullismo e cyberbullismo, bisogna far sì che i ragazzi fin da piccoli siano consapevoli che esiste la possibilità di non lasciarsi sopraffare.

I libri rappresentano uno strumento prezioso, nella comprensione dell’argomento, anche attraverso la narrazione di storie che aiutano a rendere il lettore più consapevole di questi temi.

Un punto di partenza importante soprattutto nelle professioni come quella dell’insegnante a contatto con i più giovani, un modo di confrontarsi con saggi specialistici.

Per raggiungere un’educazione completa sull’argomento, la teoria non è sufficiente: abbiamo anche bisogno di storie che aiutino i lettori a costruire dentro di sé, quella sensibilità ed empatia sia verso le vittime che verso i problemi che spingono i bulli all’aggressione.

 

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