L’unità di crisi della regione Campania si è riunita per decidere se tornare o meno alla Dad. Intanto, sono già 28 i comuni campani in cui le scuole sono già state chiuse.
I contagi in Campania sono aumentati in tutte le fasce d’età.
De Luca chiede la Dad
I contagi, in Campania, sono in crescita. Per questo motivo, l’Unità di Crisi della Regione si è riunita per esaminare i contagi nelle scuole. Prima della riunione si era già tenuto un tavolo con i direttori generali delle Asl al fine di ottenere i dati precisi dei contagi nelle scuole.
In Campania le scuole sono state riaperte a seguito di una sentenza del Tar accoglieva i ricorsi dei comitati di genitori No-Dad.
Sulla pagina Facebook della Regione si legge:
“si invierà a tutti i prefetti e ai sindaci il grave quadro epidemiologico […] affinché si valuti per ogni singola realtà locale il necessario passaggio alla didattica a distanza fino alla fine del mese di febbraio”.
Intanto, con l’arrivo delle dosi di vaccino AstraZeneca, la Regione farà partire una breve campagna vaccinale per il personale scolastico con meno di 55 anni.
Dati allarmanti
Soltanto nelle scuole del capoluogo partenopeo, si sono registrati altri 37 positivi (31 alunni e 6 professori). Molte scuole hanno chiuso per sanificazione ed intere classi si trovano in quarantena.
Intanto, sono già 28 i comuni che hanno deciso di tornare alla didattica a distanza. Alcuni lo hanno fatto in blocco, altri hanno optato soltanto per le superiori. Tra questi spiccano Avellino, Somma Vesuviana, Scafati. In altri comuni, come in quello di Benevento, hanno chiuso soltanto alcuni edifici.
In ogni caso, come ha sottolineato anche l’assessore Lucia Fortini, sarà difficile toccare le primarie (e asili), che potrebbero continuare con la didattica in presenza. Bisognerà tenere presente che il Tar vigila ancora e che, comunque, le scuole superiori sono con una presenza di studenti limitata al 50%.