Il grande mattatore ha regalato tanto ai suoi fan ma a quanto pare non è riuscito a ricevere lo stesso lustro nemmeno dopo la morte: l’ennesimo sfregio contro Gigi Proietti.
Un grande artista come Gigi Proietti di certo non meritava tutto questo. La decisione dopo la sua morte non poteva passare inosservata soprattutto ai suoi fan che ancora lo piangono.
Sicuramente è un onore ricevere delle dediche, sono omaggi bellissimi ma alle volte possono nascondere dei retroscena che fanno pensare.
Gigi Proietti, grave sfregio dopo la sua morte
Nessuno dimenticherà mai un grande come Gigi Proietti. La sua memoria sarà ricordata, tra i tanti omaggi, anche grazie a quello del teatro all’interno di Villa Lazzaroni. Si tratta di un teatro ubicato nel quartiere Appio Latino, nei pressi dell’Alberone, dove l’attore aveva per anni vissuto.
Il Movimento Storico Romano però non ci sta e denuncia: il parco storico, che tra l’altro ospita anche una scuola elementare, è in completo di degrado e abbandono.
Il Presidente del Movimento, Seguo Iacomoni, noto come Nerone, confessa:
“Povero Gigi, perché per usare un eufemismo, Villa Lazzaroni oggi rappresenta l’ennesimo emblema della Capitale che sprofonda. E non solo in senso metaforico.
Poi continua:
Proprio al centro della Villa, infatti, da mesi e mesi campeggia un enorme ‘pollaio’ per interdire il passaggio lì, dove il terreno ha ceduto. Un segnale, col disco rosso del divieto di transito, recita: ‘Area interdetta ai veicoli’.
Già, ma non si capisce quali, visto che è pedonale: forse ai passeggini e ai tricicli dei bimbi”
Ma il suo sfogo prosegue descrivendo il degrado di un’area che potrebbe essere di certo più bella e attrezzata:
“Povero Gigi, poveri noi. Nella Villa, un tempo vigna, poi orto botanico, appartenuta ai baroni Lazzaroni, c’è un pezzo di storia di Roma. Ora dovrebbe costituire un polmone verde del quartiere, un rifugio dalla trafficatissima via Appia che corre a fianco. Ma, tant’è. Infonde profonda tristezza tentare di passeggiare all’interno di Villa Lazzaroni.
In effetti il degrado in cui versa la Villa è visibile ad una prima occhiata.
Gigi ricordato in un luogo che non gli fa onore
Il Presidente del Movimento è molto duro nel descrivere lo stato di abbandono della zona:
Sì, tentare, perché i percorsi, tra il ‘verde che fu’, sono irriconoscibili, ricoperti come sono di fango, terriccio e stratificazioni di incuria. Le fontane, prive d’acqua, ora raccolgono il degrado, che è ovunque. Uno degli accessi del teatro da intitolare a Gigi Proietti potrebbe essere utilizzato per un set cinematografico. Di film horror, però. All’interno della Villa c’è una sede istituzionale del VII Municipio.
– prosegue Iacomoni –
con uffici per il pubblico. La palazzina è imbrattata e ha l’intonaco in disfacimento. Vicino c’è il relitto di un piccolo edificio. Risulta deturpata esternamente anche la sede dell’Ama, sempre lì accanto. Villa Lazzaroni fu ben ristrutturata circa otto anni fa e poi dimenticata. Così oggi vediamo i mortificanti risultati. Ma come si può abbandonare una Villa a se stessa?”.
La soluzione c’è, c’è sempre stata, ma secondo Iacomoni non è stata mai presa in considerazione:
“Sembrerà strano, ma nello stesso municipio c’è un parco ben tenuto. È quello di Tor Fiscale. All’interno opera un’attività di ristorazione privata che provvede al decoro e alla manutenzione dell’area. Allora viene da pensare che Roma, per evitare di toccare definitivamente il fondo, avrebbe bisogno di una diversa attenzione, basata sulla sinergia con i cittadini imprenditori”.
Di certo a Gigi avrebbe comunque fatto piacere l’omaggio essendo una persona umile, ma sicuramente non fa onore alla capitale avere un degrado simile associato al nome del grande artista.