Oms: terminata l’indagine che assolve i pipistrelli come causa del covid

Vengono chiamati “mercati umidi”, sono molto diffusi in Cina. Proprio qui il virus, conosciuto come Sars 2019-nCov, è stato trovato per la prima volta.

La Cina assolve i pipistrelli.

Era stato rinvenuto in alcune persone che effettuavano acquisti o che ci lavoravano.

Assolti i pipistrelli

Per quanto la cosa sia consolante, dal punto di vista “naturalistico”, i pistrelli sono stati assolti, ma ciò non toglie che secondo l’Oms, l’origine della pandemia di Covid-19 sia  animale.

Sono occorse tre settimane di studi al team di ricercatori, che si è recato con non poche difficoltà in Cina, per indagare sulle origini del Sars Cov 2. I permessi da Pechino hanno tardato ad arrivare, suscitando nei vertici dell’organizzazione “delusione e frustrazione“.

Tuttavia alla fine questi super scienziati scelti nei mesi passati dall’agenzia dell’Onu, dopo un’accurata selezione, sono riusciti ad arrivare e a terminare gli studi che non hanno condotto alla risposta sperata: riuscire ad identificare con un buon margine di sicurezza, quale sia stato l’esemplare che per primo ha dato il via alla circolazione del virus.

Sta di fatto che in una conferenza stampa tenutasi a Wuhan, il professor Lian Wannian, a capo della delegazione di 17 esperti ha detto:

“non è chiaro quale sia l’esemplare ospite, Pipistrelli e pangolini sono i più probabili candidati alla trasmissione”.

Lian Wannian ha ribadito che

“I campioni di coronavirus trovati in quelle specie non sono identici al Sars-Covid 2”.

Per Wannian, l’elevata suscettibilità di visoni e gatti al Sars-Cov-2 potrebbe far pensare che anche altri animali possono essere dei da serbatoi. Per ora la ricerca fino ad ora fatta è insufficiente.

Di certo si parla di uno sfruttamento di animali da pelliccia portato all’ estremo.

Nessun incidente da laboratorio

Dopo aver ancora una volta escluso un “possibile incidente” da laboratorio, sembra che non sia ancora possibile individuare l’intermediario animale per il Covid.

Come si può leggere anche su Notizie.it, il professor Lian Wannian ha anche voluto sottolineare che non sono emersi indizi a sostegno della tesi che la diffusione del coronavirus in Cina fosse già in atto prima della fine del 2019.

Ora sarà indispensabile capire come e dove il virus abbia trovato il modo di diffondersi.

L’OMS effettuerà anche dei test in altre parti del mondo e in altre zone della Cina perché è anche possibile che il virus abbia avuto una circolazione silenziosa in altri luoghi, prima di arrivare al famigerato mercato di Wuhan.

Un mercato all’aperto, fatto per i forti di stomaco.

 

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