L’idea è pazza e avveniristica, ma se la mente è quella geniale di Elon Musk, il progetto si fa concreto. Tra meno di 10 anni ci muoveremo a velocità impensabili su terra e sarà a basso impatto impatto ambientale.
Il sudafricano naturalizzato statunitense, una star nel mondo dell’imprenditoria, sta testando gli avveniristici treni, che entro il 2030 sfrecceranno negli Stati Uniti. L’Italia sarà tra i primi Paesi al mondo a sperimentarne l’ebbrezza grazie al fiuto di Paolo Barletta.
Rapidità e sicurezza
Con i piedi sulla terra e la testa che arriva sino a Marte, il 49enne Elon Musk è stato ispirato nel 2014 nella creazione di Hyperloop. L’illuminazione gli venne guardando al trasporto Maglev di Giappone e Cina.
Sospesi da terra, i treni del domani hanno già superato qualche test. Lo scorso novembre 500 metri sono stati attraversati da una cellula del nuovo congegno a 400 km. Un risultato eccezionale per la breve distanza.
Virgin Hyperloop per il progetto ha assoldato come amministrato delegato Jay Walter, un esperto nel settore del trasporto metropolitano, avendo lavorato per le compagnie di NewYork, Hong Kong e Londra.
Walter assicura sicurezza e basso impatto ecologico. E i treni supersonici sfrecceranno oltre che negli Stati Uniti, anche negli Emirati Arabi e in Italia.
La partecipazione del Bel Paese
Dopo l’alta velocità arriva la rapidità fantascientifica dei treni su “rotaie”, che in un batter d’occhi porteranno i viaggiatori tra Roma a Ciampino oppure da Milano a Malpensa, in soli 2 minuti.
Infatti saranno le tratte brevissime le prime con cui il portentoso mezzo di trasporto si farà conoscere dagli Italiani. Successivamente sarà la volta di collegare Roma a Milano, con tempi di 30 minuti.
A fornire le indicazioni è Paolo Barletta, intervistato da Federico Cella sul Corriere della Sera. L’imprenditore 34enne sta lavorando al progetto sul territorio nostrano in collaborazione con Leonardo e Ferrovie. Tramite la società Alchimia è l’unico europeo a partecipare all’ambizioso progetto chiamato Hyperloop.
Il nome di Barletta è legato a quello di Chiara Ferragni per aver, giovanissimo, investito nel marchio di abbigliamento omonimo, quando però l’influencer ancora non raggiungeva la popolarità di cui gode fuori e dentro i social. Più recente invece il brevetto dell’app salta-fila e risparmia-tempo, ultime per fare la spesa, una visita medica o chiedere documenti all’ufficio del catasto.
L’imprenditore italiano ricorda come sia importante coinvolgere i migliori partner tecnologici, ma anche investimenti: per un chilometro di tratta Hyperloop ci vogliono 60 milioni di euro.