Alla vigilia della riapertura delle stazioni sciistiche il Comitato Tecnico Scientifico sostiene che non ci siano le condizioni e passa la palla alla politica.
Mentre oggi scattano i cambi colore, le stazioni sciistiche avrebbero dovuto riaprire domani 15 febbraio, per lo meno nel Nord Italia.
Il no del Cts
La riapertura delle stazioni sciistiche era prevista per domani, 15 febbraio 2021. Il Comitato Tecnico Scientifico, però, ha dichiarato che non sussistono le condizioni per una riapertura.
Proprio oggi, alcune regioni italiane hanno assistito ad un cambio di fascia e di colore. La riapertura sarebbe potuta avvenire laddove ci fosse stato il colore giallo.
Per il Cts, stando alle condizioni epidemiologiche peggiorate a causa della circolazione di nuove varianti, le condizioni per riaprire gli impianti destinati allo sci amatoriale, non è possibile.
Queste le parole di replica del Cts a Roberto Speranza, ministro della Salute Roberto Speranza. Per questo motivo, il Cts passa il testimone:
“al decisore politico la valutazione relativa all’adozione di eventuali misure più rigorose”.
Il parare di Ricciardi
Intanto, Walter Ricciardi, il consigliere del ministro della Salute ha chiesto che venga predisposto un lockdown totale, in tutta Italia, da mettere in pratica al più presto e che sia come quello di marzo. Inoltre, dovrebbe essere potenziata la campagna vaccinale nonché il tracciamento dei positivi.
Ricciardi, come riporta Ansa, ha affermato che, nel corso della prossima settimana ne parlerà con Speranza. Egli ha anche aggiunto che, tutte le attività che comportano assembramenti, come la riapertura delle stazioni sciistiche, non sono compatibili con il dilagare del virus. Da alcuni dati, infatti, si è evinto che, la variante inglese è giunta in Italia proprio attraverso le stazioni sciistiche svizzere.
Per Salvini, invece, sentire ogni giorno il parere degli esperti che diffondono ansia non è più tollerabile. Il leader della Lega spera che, con l’avvento di Draghi, la situazione possa migliorare.