Covid, restano ancora chiusi al pubblico gli impianti sciistici

A poche ore dalla riapertura gli impianti sciistici sono stati nuovamente bloccati dal Ministero della Sanità.

impianti sciistici
Diverse le proteste da parte dell’Anef che aveva programmato da luglio la riapertura.

Il ministro della Salute Roberto Speranza, proprio in queste ore, ha firmato un’ordinanza che vieta di fare attività sciistiche sino al prossimo 5 marzo. Non una data a caso quella scelta dal ministro, infatti, tra 20 giorni scadrà anche il Dpcm firmato lo scorso 14 gennaio.

La decisione è stata presa dopo aver analizzato gli ultimi dati sui contagi

Speranza, inoltre, ha spiegato che questa decisione è arrivata in seguito all’analisi dei dati epidemiologici dello scorso venerdì. Nello specifico sarebbe stato lo stesso Cts a comunicare la volontà di non riaprire gli impianti sciistici.

Dura protesta da parte dell’Anef

Per quanto riguarda i lavoratori del settore, invece, il Ministero ha promesso degli adeguati ristori. Questa promessa però non è bastata agli occhi dell’Anef, l’associazione Nazionale Esercenti Funiviari.

“Dopo il 3 dicembre, il 7 gennaio, il 18 gennaio e il 15 febbraio, adesso la proroga al 5 marzo. Ormai la stagione è saltata, ci sentiamo presi in giro di fronte a tutto quello che abbiamo speso per l’apertura di domani, in vista della quale abbiamo assunto altro personale”.

L’Anef ha spiegato come siano il settore maggiormente danneggiato dalla pandemia ad oggi, dato che sono 12 mesi che non possono avere entrate. Davvero un duro colpo se si pensa che è da luglio che i proprietari degli impianti lavorano alla riapertura.

Una decisione sicuramente non semplice quella che spetta al premier Mario Draghi. A prescindere dalla quantità dei fondi richiesti, infatti, il tutto avrà un risvolto politico.

Diverse zone in cui sono presenti gli impianti sciistici, infatti, sono governate dalla Lega e proprio diversi esponenti del partito avrebbe fatto pressione per lo stanziamento immediato dei sostegni. A darà una spiegazione sui ritardi sui bonus, quindi, sarà il ministro al Turismo Massimo Garavaglia.

 

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