Sembra una notte come tante, invece nel buio si dipana una storia fuori dall’ordinario. La quiete domestica di una nonna, un prozio e il nipote è interrotta da due ladri. Uno di loro ha le ore contate.
Spari d’arma da fuoco, scie di sangue e un morto; è la rapina diventata tragedia a Goldsboro, una cittadina della Carolina del Nord.
Una sparatoria nel cuore della notte
Era notte pesta, circa l’una di sabato 13 febbraio, quando due individui si sono intrufolati in un’abitazione privata. Avevano pianificato di rimediare un po’ di bottino, anche con le maniere forti fosse stato necessario, e poi se la sarebbero data a gambe levate.
Ma non è andata così come programmato. I ladri, con il volto coperto, erano armati e hanno sparato alla proprietaria di casa nel tentativo di estorcerle denaro.
Allora in difesa della donna è intervenuto il nipote 12enne, anch’egli con una pistola in mano. Ha risposto colpendo a fuoco uno dei malviventi.
I due, spaventati, sono fuggiti o almeno ci hanno provano: perché uno ci è riuscito e al momento di lui non si hanno più tracce; invece l’altro, ferito, è stato trovato moribondo accasciato in strada, a poca distanza dal luogo della rapina malriuscita.
Portato dai soccorsi in ospedale, spirerà poche ore dopo. Kalling Harring, il rapinatore maldestro, aveva 19 anni.
Invece Linda Ellis, la nonna 63enne, è ricoverata e le sue condizioni sono stabili; la ferita riportata non ne ha messo a repentaglio la vita.
Il giovane eroe di Goldsboro
Immediatamente la polizia del posto ha aperto le indagini. Ha stabilito di non muovere alcuna accusa al ragazzino perché ha agito per legittima difesa.
Il prozio del 12enne ha infatti raccontato alla DTVD che i ladri erano agguerriti e, a suo dire, se non fossero stati fermati dalla reazione del nipote, avrebbero ferito anche lui.
La notizia è stata accolta con molto entusiasmo nella cittadina, dove la signora Ellis è ben conosciuta e stimata.
La comunità inneggia il coraggio del ragazzino, di cui non sono state diffuse le generalità.