Nonostante i furti fossero avvenuti nel 2018 sono stati denunciati solamente un mese fa, fra la refurtiva il primo cartellino ricevuto in carriera da Paolo Rossi.
Continuano i furti ai danni dei cimeli di Paolo Rossi, dopo la rapina in casa durante il funerale adesso è toccato allo stadio “Menti” di Vicenza essere svaligiato dalla banda di malfattori.
La denuncia è stata fatta dall’ex presidente della squadra
Nello specifico, fra la refurtiva, risulta il primo cartellino ricevuto in carriera da Paolo Rossi, il contratto con la squadra biancorossa e la prima convocazione in nazionale. Il furto però, risalirebbe al 2018 e sarebbe avvenuto nella sede storica del club, prima della vendita.
Nonostante ciò la scomparsa dell’oggettistica è stata denunciata solamente un mese fa dall’ex curatore del Vicenza Calcio S.p.a. Nerio De Bortoli. La denuncia, quindi, sarebbe stata effettuata contro ignoti.
Il contratto risaliva al primo anno con la maglia del Vicenza
Il cartellino scomparso fu firmato dal giovane Rossi all’età di 14 anni quando il Vincenza lo prelevò dalla Juventus. Per quanto concerne il contratto rubato, invece, conteneva i premi partita e degli incentivi legati ai gol realizzati nel primo anno dell’attaccante con i veneti.
Infine, è stato portato via anche il telegramma con cui la Nazionale Italiana “arruolò” ufficialmente l’attaccante per i mondiali del 1978 in Argentina, chiuso poi al quarto posto dagli azzurri.
Il colpo in cui sono stati portati via i 3 cimeli sportivi dovrebbe essere stato effettuato tra il 16 gennaio e l’inizio di marzo 2018. Questo perché prima che il tribunale dichiarasse il fallimento del Vicenza Calcio, gli oggetti erano ancora nella sede del club.
Un ulteriore danno, quindi, alla figura dell’atleta scomparso il 9 dicembre scorso a soli 62 anni, dopo la rapina nella sua abitazione avvenuta nel giorno della celebrazione del suo funerale.