L’Etna è in eruzione. La colonna di fumo è visibile fino ad una distanza di oltre 100 chilometri mentre i lapilli sono arrivati anche in città.
A causa dell’eruzione dell’Etna, l’aeroporto di Catania ha annullato tutti i voli.
Un’alta colonna di fumo
Una nuova eruzione sta interessando in queste ore l’Etna. Un’alta colonna di fumo si è levata, portando con se cenere lavica che è arrivata verso il Sud dell’Isola. I lapilli sono arrivati anche in città, a Catania. La colonna di fumo si riesce a vedere per oltre 100 chilometri.
Dalla bocca dell’attuale eruzione, ha fatto la sua comparsa un trabocco lavico che preoccupa per via di diverse fontane di lava.
La lava è fuoriuscita dalla parete occidentale della Valle del Bove. A segnalarlo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il fronte lavico è arrivato a duemila metri circa sul livello del mare.
La potente eruzione è in corso da ore e da spettacolo. L’attività è di tipo esplosivo ma sta evolvendo in fontane di lava. La grossa nube di fumo sta coprendo diverse province. La colata di lava è presente sul versante orientale. Erano anni che non c’era un’attività così massiccia del vulcano.
L’aeroporto è chiuso
Attualmente, l’aeroporto di Catania ha sospeso tutte le attività a causa della colonna di fumo. La cenere e i lapilli, a cui si aggiunge il buio, non consentirebbero le attività sicure. Una chiusura, dunque, per precauzione.
Anthony Barbagallo, segretario regionale PD Sicilia, ha chiesto che Musumeci chieda lo stato di calamità per tutti i paesi etnei:
“il vulcano è in piena attività e una intensa pioggia di lapilli di dimensioni fino a 10 centimetri sta investendo i comuni che si trovano in prossimità del vulcano”.
Ha riportato Il Fatto Quotidiano. Lo stato di calamità dovrebbe essere chiesto, secondo lui, soprattutto dai paesi montani più colpiti.