A seguito dei razzi sparati contro l’aeroporto ha perso la vita un contractor mentre altri cinque civili sono stati feriti.
Il bilancio dell’attacco effettuato con dei razzi fra l’aeroporto di Erbil e la base della forze della Coalizione internazionale è di un solo morto. Non solo, altri cinque civili avrebbero però riportato diverse ferite a seguito dell’attentato.
Nell’impatto è stato ferito anche un soldato americano
A parlare della vicenda è stato lo stesso portavoce della coalizione, Wayne Marotto. La notizia ha generato stupore perché questo è stato il primo attacco, dopo due mesi, ad una struttura militare o diplomatica in Iraq.
Tornando alla vittima dell’attentato, il portavoce non ha ancora diffuso la sua nazionalità. A quanto sembra, inoltre, i razzi sarebbero riusciti a ferire anche un soldato americano presente nella struttura.
Dalle prime voci di corridoio diffuse dai media, nell’incidente non è rimasto coinvolto nessun soldato di nazionalità italiana. Per quanto riguarda gli attentatori, quest’ultimi avrebbero agito tirando i razzi dal distretto di Hamdaniya vicino Mosul.
L’attacco sarebbe stato fatto per mettere alla prova il nuovo presidente Usa
Al momento nessuna milizia sembra aver rivendicato l’attacco, l’ipotesi più quotata al momento, infatti, vedrebbe la mano delle forze dell’Iran, impegnate a “testare” la reazione del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Già nel 2019, inoltre, ci fu una situazione simile con un altro contractor civile americano morto a seguito di un assalto ad una base a Kirkuk. L’allora leader del paese Donald Trump, quindi, per tutta risposta ordinò un raid contro il gruppo paramilitare filo-iraniano Kataib Hezbollah, ritenuto responsabile dell’accaduto.
Questo, infine, portò ad una reazione a catena di attacchi che sfociò con l’ordine da parte di Washington di eliminare il generale iraniano delle forze al Quds, Qassam Soleimani. Vedremo, invece, come agirà in questa circostanza Biden e se ancora una volta verrà dimostrata la sua contrapposizione all’ex presidente.