L’alto Adige ospita, suo malgrado, la potente variante del covid19. Per delimitarne la diffusione rimarranno serrati gli istituti scolastici di tutti i gradi e i nidi, almeno fino al 22 febbraio.
Sono quattro i comuni altoatesini colpiti dalla covid-19 nella sua mutazione sudafricana: Merano, Moso, Rifiano e San Pancrazio.
Chiusura quasi totale
L’allerta è massima in un momento in cui il numero dei vaccinati è minimo ma soprattutto le preziose dosi a disposizione sembrano essere meno efficaci contro la mutazioni del covid-19. Così la Regione ha deciso misure restrittive a partire dall’isolamento dei centri più colpiti.
Parla ai concittadini e lo fa degli schermi della tv locale, Südtirol. L’assessore alla salute Thomas Widmann ribadisce la delicatezza della situazione che impone regole severe. Così la situazione induce a preannunciarle.
Tra i più importanti provvedimenti c’è lo stop della didattica in presenza, fino alla riapertura il prossimo lunedì.
Affinché le limitazioni siano efficaci, nell’ordinanza emergenziale sono inclusi anche luoghi di incontro per i più piccini, i nidi.
Invece, per i comuni colpiti dalla temuta variante del coronavirus, la chiusura delle scuole sarà protratta per due settimane.
Isolati quattro centri urbani
Inoltre l’assessore informa sulle norme che garantiranno ingressi e uscite nei 4 comuni ad alto tasso di criticità: il passaggio dei confini cittadini sarà consentito esclusivamente per importanti motivazioni e unicamente con il risultato negativo del test antigenico o monicolare alla mano. Bisogna farlo almeno 72 ore prima della richiesta di spostamento.
Sempre nei 4 centri maggiormente colpiti dal virus, sarà imposta la saracinesca a molte attività che implicano contatto e vicinanza fisica: non solo centri estetici, negozi e bar e negozi, ma anche i cantieri a cielo aperto.
Da domani, giovedì 18 febbraio, l’armamentario delle regole anti-covid entrerà in vigore.
Il primo caso di variante sudafricana è stato rilevato nella regione il 29 gennaio scorso. Al momento se ne contano 6. Mentre ad essere in lotta con il coronavirus nella sua mutazione inglese sono 30 persone.