Il cambio colore delle regioni dovrebbe arrivare, come di consueto, il prossimo venerdì. A preoccupare le nuove varianti.
Il cambio colore potrebbe essere necessario in alcune regioni, lo sta chiedendo a gran voce il comitato tecnico scientifico.
Il nuovo monitoraggio
Il colore di alcune regioni italiane è cambiato soltanto domenica scorsa. Con il nuovo monitoraggio, però, il cambio colore potrebbe verificarsi di nuovo. Alcune rischiano più di altre, soprattutto a causa del dilagare delle nuove varianti.
Allo stato attuale, nessuna regione italiana si trova in zona rossa. Nessuna regione si trova in zona bianca e, dall’inizio della suddivisione per colori, nessuna lo è mai stata. Da domenica scorsa, però, quelle che si trovano in zona arancione sono aumentate. Si tratta di Liguria, Abruzzo, Toscana, Provincia autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria (che già lo era).
Quali regioni rischiano il cambio
L’Emilia Romagna è la regione che rischia il cambio colore già dalla prossima settimana. Il governatore Stefano Bonaccini, come ha riportato Fanpage, ha affermato:
“Sottolineo che occorre molta prudenza, e dire ai cittadini che serviranno ancora settimane di pazienza perché le cosiddette varianti in tutta Europa rischiano di creare ulteriori disagi”.
Anche la Lombardia potrebbe tornare di colore arancione. Per quanto riguarda i casi, infatti, supera la quota di mille al giorno. Inoltre, aumentano i ricoveri oltre che le mini zone rosse, create ad hoc per scongiurare il dilagare delle nuove varianti.
A rischio anche le Marche. L’Rt, infatti, è appena al di sotto dell’uno e gli ospedali hanno posti liberi ma ancora per poco.
La zona bianca, anche questa volta, non potrebbe essere assegnata a nessuna regione. Sarebbe quella in cui la diffusione del virus sarebbe bassissima.
Lo scenario prospettato dal Cts va nella direzione di aumentare le restrizioni. Gli esperti, infatti, chiedono cautela ma anche restrizioni.