Roma: sequestrati 70 milioni di euro da parte della GdF per la commessa di mascherine dalla Cina

Il decreto di sequestro preventivo per 70 milioni è da ascrivere all’indagine della procura di Roma circa l’acquisto di 800 milioni di mascherine, eseguito con l’intermediazione di alcune imprese italiane.

Guardia di finanza sequestra 70 milioni di euro per la commessa di mascherine.
Guardia di Finanza.

Ad oggi sono otto le persone indagate e quattro le società sottoposte all’indagine da parte della procura di Roma.

Maxi commessa dalla Cina

I sequestri in corso per 70 milioni ad opera del Nucleo di polizia valutaria della Gdf a Roma e Milano, circa l’affidamento complessivo di 1,25 miliardi fatto dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri a 3 consorzi cinesi, e riguardano: conti correnti, quote societarie, beni e immobili di lusso.

Tra le accuse formulate dalla Procura figurano, a vario titolo: ricettazione, riciclaggio, traffico di influenze illecite in concorso aggravato dalla criminalità transnazionale, nonché illeciti amministrativi relativi alla responsabilità amministrativa degli enti.

Nel corso delle indagini è stato rilevato che società italiane, che fungevano da intermediari, hanno beneficiato di commissioni per decine di milioni, le quali però non sono state corrisposte dalla struttura del Commissario.

Nelle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Ielo risulta inquisito per traffico di influenze illecite, Mario Benotti presidente del consorzio Optel e di Microproducts It.

Truffa delle mascherine

L’indagine della procura di Roma mette sotto la lente d’ingrandimento quei 71,7 milioni di euro di commissioni di tre aziende italiane.

Le tre aziende hanno riscosso le commissioni essendo mediatori delle tre società cinesi che, grazie ad una procedura diretta, hanno avuto gli appalti per la fornitura di mascherine allo Stato per complessivi per 537,5 milioni di euro dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri.

Oltre Benotti, come riferisce La Stampa, ad essere indagate sono l’amministratore delegato della stessa Microproducts It, Daniela Rossana Guarnieri.

Tuttavia è scritto nel decreto di sequestro nell’ambito dell’indagine sulla maxicommessa di dispositivi di protezione cinesi:

“Ma nessuna prova di corruzione”.

I sequestri preventivi riguardano: le quote societarie della srl Guernica di Roma, disponibilità finanziarie, polizze assicurative, immobili situati a Roma, Milano, oltre che auto e moto di lusso, gioielli e orologi di valore e uno yacht.

Il tutto per un valore complessivo di circa 70 milioni di euro. I magistrati della procura di Roma scrivono:

“Le intercettazioni hanno dimostrato l’esistenza di un accordo tra Tommasi e quello che quest’ultimo definisce il suo ‘partner nell’affare delle mascherine’, Guidi, nonché tra il duo Tommasi/Benotti e Jorge Solis, per la migliore conclusione dell’affare in discorso”.

Secondo le indagini al vaglio dai magistrati, viene a delinearsi un comparto organizzato per la conclusione di un lucroso patto con una pubblica amministrazione.

 

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