24 anni e tanta inquietudine, che espresse attraverso una guida spericolata. Mise a rischio pedoni e autisti, tant’è che c’è un ferito.
Tamponamenti, paura e suspence. Sembra la sequenza di un film. Invece è stata la caccia al pirata della strada che ha spaventato chi, improvvisamente, si è trovato sulla sua spericolata traiettoria.
Adrenalitica fuga
Oggi è stato arrestato, dopo più di un anno di indagini, il protagonista che scosse Milano l’8 gennaio 2020. L’accusa è di tentato omicidio e lesioni aggravate.
In principio c’era stato un blocco di polizia infranto. Quegli agenti in divisa con la paletta alla mano lo invitarono a fermarsi.
Il ragazzo al voltante di una Renaul Megan non sua (come avrebbero accertato poco dopo gli inquirenti), si era sentito in pericolo, allora accelerò.
Ne seguì una fuga avventurosa quanto rischiosa per gli altri autisti, i passati e i poliziotti. Uno di loro, infatti, fu investito intenzionalmente, riportando lo schiacciamento e la frattura della tibia.
Il lungo inseguimento, iniziato a via Lorenteggio giunse fino alla tangenziale ovest, passando per Nuova Vigevanese. Il giovane lasciò alle sue spalle una scia di incidenti e tanta paura.
Le lunghe indagini
Gli inquirenti si sono messi sulle tracce del fuggitivo, studiato meticolosamente le immagini riprese dalla telecamere, le intercettazioni telefoniche, passando per gli interrogatori e le analisi di alcuni cellulari posti sotto sequestro.
La ricerche, un po’ a ralento a causa dei disagi pandemici, hanno portato alla luce una piccola e prolifica rete in cui, alcuni dei protagonisti erano già noti per essere stati accusati di resistenza a pubblico ufficiale, sostituzione di persona in concorso, lesioni aggravate e favoreggiamento personale.
Qualche giorno fa il responsabile del caos cittadino è stato finalmente individuato. Intanto, Otmane N., questo il suo nome, proveniente dal Marocco e 24enne, era già finito in carcere.