In Germania un uomo ha ascoltato, di nascosto, la conversazione della figlia con l’insegnante. Il reato è stato ripetuto e l’ammontare delle multe arriva a 1750 euro.
È una questione di buone maniere quella di rispettare gli spazi altrui, che siano fisici, digitali o fatti di parole. A chi infrange la regola le sanzioni sono di 70 euro in Germania. Vale anche se ad essere origliati sono i figli minorenni.
La didattica a distanza e i genitori impiccioni
Con il sopraggiungere della didattica a distanza, si verificano situazioni non proprio lusinghiere per gli adulti.
Una di queste è la loro intromissione negli studi dei figli, durante lo svolgimenti delle lezioni. Se poi interferiscono anche nell’esecuzione dei compiti, non come valido supporto, bensì come alternativa ai succubi scolari, allora la situazione s’ingroviglia.
È quanto accaduto a un uomo di Amburgo, papà di una 13enne.
Il genitore si è intrufolato nelle conversioni a distanza tra la giovanissima e la sua nuova insegnante. La figlia era a conoscenza dell’orecchio teso del padre, che, con le cuffie bluetooth accese, seguiva attentamente le lezioni.
Una premura pagata cara
L’eccessiva premura dell’uomo che imponeva alla minorenne il subdolo marchingegno è costata caro: ben 1750 euro. Infatti le silenziose ingerenze hanno avuto luogo per 25 volte e la sanzione per ogni singolo episodio è di 70 euro.
La maestra aveva avuto sentore di una presenza concreta ma invisibile e inaudibile: il sospetto era che i compiti venissero svolti da un mente più matura e non dalla bambina.
Perciò le risultava difficile valutare il percorso didattico della ragazzina e il suo prosieguo.
È stato l’uomo a inchiodare se stesso, in un’email in cui trascrisse le parole utilizzate dell’insegnante al lavoro.
Per la legge tedesca nessuna attuante spetta al colpevole che ha infranto la riservatezza e nulla importa che si tratti della figlia.