Mentre alla Camera continua la discussione sulla fiducia al governo Draghi, 15 senatori del M5s potrebbero essere espulsi.
I 15 senatori dissidenti, saranno espulsi perché ieri hanno votato no alla fiducia. Possibili sanzioni anche per gli assenti.
I 15 senatori dissidenti
15 senatori dissidenti del M5s che ieri hanno votato no alla fiducia del governo Draghi, potrebbero essere espulsi. Tra questi Nicola Morra e Barbara Lezzi. Possibili sanzioni sono previste anche per gli assenti ingiustificati (8 senatori).
Lo ha annunciato il capo politico reggente Crimi. Si tratta di una decisione arrivata a stretto giro. Una stessa sfiducia si preannuncia anche stasera. Una ventina di deputati vorrebbe non dare la fiducia a Draghi
Si tratta di una sfiducia arrivata ieri anche da esponenti di spicco del movimento. Tra questi, l’ex ministra Barbara Lezzi che ha annunciato di volersi candidare nel direttivo di 5 persone che da ieri, da quando è cambiato lo statuto, dovranno formare la leadership del Movimento.
Tra i dissidenti spicca anche Nicola Morra che ha affermato di essere scosso ma spera di un confronto e, quindi, nella formazione di un nuovo gruppo. Dunque, non vorrebbe affatto lasciare la direzione della commissione anti mafia.
Tra gli altri nomi ci sono: Elio Lannutti, Fabrizio Ortis, Luisa Angrisani, Rosa Silvana Abate, Margherita Corrado, Mattia Crucioli, Fabio Di Micco, Bianca Laura Granato, Virginia La Mura, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Vilma Moronese, Silvana Giannuzzi.
Non è escluso che i senatori dissidenti possano ricorrere alle vie legali. Questo perché, il cambiamento dello statuto ieri ha eliminato la figura del capo politico, ovvero quella ricoperta attualmente da Crimi.
Alle 18:00 ci sarà la replica del neo premier
Ieri il discorso del presidente Draghi ha incassato la fiducia al Senato, con un arco di sostegno molto ampio. Una maggioranza molto ampia ma anche eterogenee. La fiducia è stata mantenuta da quasi tutti quelli che l’avevano anticipata.