E’ arrivato il cambio di colori delle Regioni italiane, a seguito dei dati del monitoraggio dell’ISS e Ministero della Salute.
L’invito dell’ISS è di innalzare le misure contenitive e mantenere le limitazioni di spostamenti e contatti.
Affrontare le incognite
Una delle incognite da affrontare in questa fase della pandemia è il diffondersi della variante inglese.
Un dato che ogni settimana va a gravare sul monitoraggio settimanale dell’epidemia e dalla sua propagazione, infatti si conoscono venerdì gli esiti che stabiliscono quali saranno i nuovi colori delle regioni, secondo le ordinanze del ministro Speranza.
Questa settimana il monitoraggio ha mostrato una situazione epidemiologica in peggioramento. E’ la temuta variante inglese che ad oggi rappresenta oltre un terzo dei nuovi contagi.
Per questo viene rinnovato dall’Istituto superiore di sanità il consiglio di non abbassare la guardia, anzi di innalzare le misure limitando il più possibile spostamenti e contatti, portando al minimo le interazioni con quanti non rientrano nella sfera familiare.
Zona arancione
Passano dalla zona gialla ad arancione da domenica 21 febbraio: la Campania, l’Emilia Romagna e il Molise. Queste Regioni si aggiungono a: Toscana, Abruzzo, Liguria, Provincia autonoma di Trento, Umbria e Marche.
Anche se bar e ristoranti resteranno chiusi al pubblico, come in zona rossa, in zona arancione sono aperti i negozi e si può lavorare esclusivamente con i servizi di asporto e le consegne a domicilio.
Mentre, come si legge su la Repubblica, resteranno per ora in zona gialla il Lazio e Lombardia.
Nessuna Regione è previsto che passi né in zona rossa né in zona bianca. E’ attesa nelle prossime ore la firma del Ministero della Salute Speranza.
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha detto circa l’analisi dei dati del monitoraggio settimanale:
“Nelle fasce di età più giovani una leggera ricrescita, anche se sempre all’interno di un numero contenuto. Non c’è chiarezza su quale sia l’origine ma è un’indicazione presente anche in altri Paesi”.
Tuttavia ha ribadito Brusaferro, come la rilevanza dei casi tra gli over-80 stia dando segni di diminuzione, un segnale importante che evidenzia la necessità di partecipare alla campagna vaccinale in modo attivo.
Secondo quanto emerso dai dati settimanali, la variante inglese è maggiormente diffusa in Umbria, regione situata già in zona arancione e in parte rossa per la provincia di Perugia.
Per quanto la variante nelle Marche sia stata isolata nella provincia di Ancona, la Regione questa settimana resterà gialla.
Invece dall’8 febbraio e per tre settimane, la Provincia autonoma di Bolzano ha deciso di blindarsi e restare in zona rossa.
Due regioni che sperano di arrivare anche in zona bianca sono. la Val d’Aosta che potrebbe avere per il terzo monitoraggio di seguito un’incidenza settimanale inferiore a 50 casi per 100mila abitanti, e la Sardegna.