Dopo mesi di lockdown, tutti vorrebbero soltanto poter tornare presto alla normalità e di fermare il diffondersi del virus Sars-Cov II.
Una speranza viene dallo studio israeliano dell’Università di Tel Aviv.
Sanificare gli ambienti con l’ozono
Le potenzialità virucide e battericide dell’ozono sono da tempo conosciute. L’efficacia virucida e antimicrobica dell’ozono è già nota sin dal 1897 contro: batteri, germi, virus, lieviti, muffe, funghi e spore.
Quando questi sono presenti negli ambienti e nelle superfici, l’ozono può essere utilizzato per creare dispositivi di sanificazione che li disattivano e li eliminano.
Ma cosa potrebbe fare l’ozono nel voler scacciare le possibilità di diffusione del Coronavirus?
Secondo quanto riferito da una ricerca israeliana: l’ozono elimina il coronavirus da alcune superfici.
A condurre lo studio un gruppo di ricercatori dell’Università di Tel Aviv coadiuvati dall’Università Bar Ilan di Safed.
Il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali delle Azrieli College of Engineering di Gerusalemme, come riferito da Notizie.it, è convinto che sia possibile bonificare determinate superfici con l’Ozono, e che questo abbatterebbe la carica virale del Covid-19 del 99% in tempi brevissimi, addirittura in soli 30 minuti.
Ines Zucker dell’Università di Tel Aviv in merito alla scoperta ha dichiarato:
“Il suo vantaggio rispetto ai comuni disinfettanti è la sua capacità di disinfettare oggetti e aerosol all’interno di una stanza e non solo le superfici esposte, rapidamente e senza pericolo per la salute pubblica”.
Lo studio che attesta che è possibile bonificare gli ambienti con l’ozono è stato divulgato su environmental chemistry letters.
In sostanza la ricerca eseguita ha consentito ai ricercatori di documentare la validità dell’ozono, già di per sé largamente impiegato nella disinfestazione e nella sanificazione degli ambienti, nel diminuire la carica batterica del Coronavirus e in seguito nell’eliminarlo.
Testato su materiali di uso comune
Nell’eseguire le ricerche il team israeliano è partito studiando l’azione dell’ozono a cominciare dalla sua applicazione in sei superfici normalmente utilizzate nelle abitazioni, come ad esempio per il vetro, l’acciaio inossidabile o il rame.
La scelta dei ricercatori non è stata casuale per questo tipo di materiali che:
“sono stati scelti in base alla loro abbondanza sulle superfici di uso comune”.
Quello che è emerso dal loro studio ha evidenziato come:
“l’ozono neutralizza il virus in un’ampia gamma di concentrazioni e tempi di esposizione”
e questo diminuendo la carica virale del 99% dopo 30 minuti di esposizione.
Tra tutte le superfici trattate con l’ozono nella lotta contro il coronavirus i materiali su cui c’è stato un effetto considerevole di disinfezione sono le superfici in: vetro, acciaio inossidabile e leghe di alluminio.