Suning ha chiuso i conti dello scorso settembre con una perdita di 234 milioni di dollari costringendo la società a diversi tagli, tra cui la vendita dell’Inter.
Nonostante l’ottimo percorso in campionato, unico trofeo ancora alla portata dell’Inter dopo l’eliminazione da Champions League e Coppa Italia, i guai per i nerazzurri sembrano arrivare fuori dal rettangolo di gioco con gravi problemi finanziari per Suning.
L’azienda avrebbe accumulato 7 miliardi di debiti.
La proprietaria cinese della squadra però, l’azienda Suning, ha già messo le mani avanti. Tramite il suo presidente, Zhang, infatti, ha fatto sapere come si disimpegnerà dalle attività ritenute irrilevanti riconcentrandosi sulle attività retail nell’e-commerce, unico polmone industriale del conglomerato.
Un altro dato importante riguardo Suning risale allo scorso settembre 2020 quando chiuse i conti con una perdita di denaro pari a 234 milioni di dollari. Nonostante ciò, l’azienda però può ancora vantare un capitale di 36 miliardi.
L’investimento nel mondo del calcio degli Zhang ad oggi non ha pagato
Il reale problema, infatti, sarebbe da riscontrarsi nella redditività, vero punto debole della compagine della Cina. Non solo, purtroppo, come riportato dal Financial Times, Suning avrebbe dei debiti da saldare di circa 7 miliardi, tra cui 1,2 a breve scadenza.
Ad oggi l’avventura nel calcio italiano della famiglia Zhang si può dire un flop avendo solamente perso soldi dall’investimento. Tolto il costo dell’acquisizione, Suning in questi anni ha dovuto continuare a convertire finanziamenti soci in capitale.
Inoltre, basti pensare che solo nel 2020 Suning ha preferito rinunciare a 70 milioni in favore del bilancio dell’Inter. Un investimento, da quando i cinesi hanno acquisito la realtà sportiva, che sembra ammontare ad oltre 215 milioni di dollari.
Anche Suning, quindi, come successo allo storico presidente nerazzurro Massimo Moratti, l’Inter ha portato numerosi debiti ed investimenti. Non resta, quindi, che sperare nell’arrivo di nuovi investitori e soci che preleveranno la squadra.