Triste anniversario di uno dei casi di cronaca più sconvolgenti degli ultimi anni. Oggi Erika ed Omar sono adulti ed hanno scontato la pena.
Indimenticabili le immagini dalla villetta di Novi Ligure ed i volti dei giovanissimi autori di uno dei delitti più efferati dell’ultimo ventennio.
Ecco la ricostruzione di quanto accaduto il 21 febbraio del 2001 e cosa fanno oggi Erika ed Omar.
Il duplice delitto di Novi Ligure
Era la sera del 21 febbraio 2021 quando dalla villetta di Novi Ligure appartenente alla famiglia De Nardo venne diffusa una notizia drammatica. Due persone erano state massacrate in quella casa con modalità di una efferatezza senza pari.
Le vittime erano Susy Cassini di 41 anni ed il figlio 11 enne Gianluca. I due furono trovati dall’altra figlia, la 16enne Erika De Nardo, nell’abitazione di famiglia al numero 12 di via Dacatra e le forze dell’ordine parlarono di una scena agghiacciante.
I corpi dei due erano straziati da più di 90 coltellate: la madre ne presentava 4o ed era stata ritrovata al piano terra, mentre il bimbo era stato colpito 57 volte nella vasca da bagno come ricostruisce Fanpage.
Depistaggi e scoperta dei colpevoli: un caso che ha scioccato l’Italia
Inizialmente l’ipotesi più accreditata era stata quella della rapina finita in tragedia, grazie anche al racconto preciso e dettagliato dell’unica testimone, la figlia adolescente.
Erika infatti raccontò, senza mai contraddirsi, che degli uomini di origine albanese si erano introdotti nella villetta in provincia di Alessandria per rubare ed avessero sterminato la sua famiglia.
Unico sopravvissuto, oltre a lei, il papà Francesco De Nardo, che durante la tragedia si trovava fuori casa. La versione di Erika però cominciò a destare sospetti poiché sia l’efferatezza del delitto, sia la dinamica della rapina in un centro tranquillo come Novi Ligure non convincevano.
Mancavano poi segni di effrazione all’esterno della casa come evidenziarono le analisi dei Ris capitanati all’epoca dal generale Luciano Garofano. Fu allora che il Procuratore Carlese decise di lasciare Erika ed il fidanzatino Omar soli in Procura.
Le intercettazioni fecero emergere quanto accaduto: i due avevano brutalmente ucciso mamma e fratellino di Erika. Il 23 febbraio i due fidanzati di 16 e 18 anni vennero arrestati ed in seguito al processo condannati a scontare una pena di 20 e 16 anni.
Non venne attribuita loro una seminfermità mentale anche se a a scatenare la violenza pare fosse una relazione tossica tra i due: Omar raccontò di essere stato spinto al gesto dalla fidanzatina, ma il movente non fu mai chiarito del tutto.
Erika ed Omar oggi: la loro nuova vita fuori dal carcere
Negli ormai 20 anni trascorsi i due adolescenti sono cresciuti, diventati adulti ed hanno scontato la loro pena.
Mauro Favaro detto “Omar”, è stato scarcerato nel 2010 e si è rifatto una vita con moglie e figlio e da notizie risalenti a qualche tempo fa pare lavorasse come barista.
Anche Erika ha potuto lasciare il carcere nel 2011 e da quanto emerge da Fanpage la ex adolescente ora donna si è sposata ed ha anche conseguito la laurea in filosofia. Precedentemente la De Nardo era stata fidanzata con Mario Gugole, dj poi scomparso in un incidente stradale nel 2008.
Il padre di Erika è tornato a vivere nella villetta e non ha mai abbandonato la figlia né nei momenti immediatamente successivi al delitto né negli anni a venire.