La capitale trasgredisce le norme anti-covid, dal quartiere popolare del Pigneto fino a Prati.
Che siano i locali o gli studenti romani, nel weekend Roma ha registrato varie infrazioni alle norme per delimitare il diffondersi della pandemia.
Party al Pigneto
La notte è il tempo delle feste in capitale. Solo un paio di giorni fa ad essere scovato è stato un numeroso ritrovo tra amici nella zona Appia.
Stavolta invece è stata il limitrofo quartiere popolare del Pigneto il luogo dell’incontro per socializzare, alla maniera dell’epoca pre-pandemica.
A richiamare l’attenzione dei vicini è stato il frastuono prolungato proveniente da un’abitazione privata, così che le guardie del comando di Porta Maggiore, chiamate, sono giunte sul posto verso le 3 di questa notte.
I ragazzi hanno temporeggiato un po’ prima di aprire la porta di casa alle forze dell’ordine, che hanno perquisito l’appartamento, trovando cocaina e marijuana.
Così oltre alle multe per violazione delle norme anti-covid, pesano sui festaioli, c’erano 17 e studenti universitari, anche le informative di reato presentate all’autorità giudiziaria per la detenzione delle sostanze stupefacenti.
Le attività commerciali che lavorano oltre i limiti orari
Ma la giornata di ieri è stata costellata da altre infrazioni.
In zona Prati un bar è rimasto aperto dopo le 18, l’orario di chiusura imposto. Infatti il proprietario ha continuato a servire ai tavoli. L’intervento della polizia è stato implacabile, le sanzioni hanno colpito il ristoratore e tutti i suoi clienti.
Il bollettino dei ribelli alle regole anti-covid ha visto come protagonista anche un locale centrale, a Monti, dove sono stati serviti alcolici oltre orario. L’attività multata, di ben 400 euro, è stata costretta anche ad abbassare le saracinesche per 5 giorni.
Ai giovani manca la socialità, mentre ai commercianti, spesso stremati dalle regole pandemiche e prosciugati di turisti, mancano le entrate per sostenere, nella maggior parte delle volte, le sole spese delle proprie attività.